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Clandestini, “garantiti” e in movimento…

Creato il 26 febbraio 2014 da Fugadeitalenti

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Interessante l’articolo del quotidiano “La Repubblica” sugli italiani clandestini nel mondo: un universo finora inesplorato, occorre ammetterlo, ma che presenta -fuori dall’Europa- dimensioni veramente preoccupanti.

Quando i clandestini siamo noi“, titola l’articolo, che riporta 500mila italiani clandestini stimati nel mondo, con un’età media compresa fra 18 e 45 anni, e con picchi negli Stati Uniti pari a 150mila persone, di cui 20mila nel solo Stato di New York. Ovviamente questa situazione si verifica per lo più nei Paesi extra-Unione Europea, ma allarma il fatto che si tratti spesso di neolaureati.

Capitale umano qualificato, che -pur di provare a cambiare la propria difficile situazione in Italia- parte per destinazioni Oltreoceano, accettando lavori poco qualificati (per la maggior parte camerieri, lavapiatti, baristi ed operai). Uno spreco di talenti per l’Italia, un futuro incerto per questi giovani, che Oltreoceano hanno pochissime garanzie. Facciamo molta fatica a raccontare quel mondo, che -per sua stessa natura- resta sottobosco e non ha alcun interesse ad emergere. Se qualcuno ci volesse contattare, lo faccia a [email protected]

Le buone notizie ora: è in fase di lancio la “Garanzia Giovani”, che potrà a breve contare su un portale dedicato (http://www.garanziagiovani.gov.it): nella migliore delle ipotesi, consentirà una maggiore mobilità a livello nazionale, rendendo contendibili da Nord a Sud le posizioni aperte. Soprattutto, questa Garanzia dovrà fare in modo che un giovane under 25 possa ricevere una formazione vera o -meglio ancora- un’offerta di lavoro entro soli quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dell’inattività.

“Il Sole 24 Ore” riporta come Campania, Sicilia e Lombardia saranno le regioni maggiormente beneficiate dalle risorse in arrivo dall’Unione Europea: 215 milioni per la Campania, 200 per la Lombardia e altrettanti per la Sicilia, il 40%circa del miliardo e mezzo di fondi comunitari per la Garanzia Giovani che arriveranno complessivamente in Italia. Il Lazio ha annunciato di essere già a buon punto: speriamo… da quel poco che filtra da Bruxelles possiamo dirvi che il piano messo a punto dall’ex-Ministro del Lavoro Giovannini sarebbe un po’ lacunoso sul fronte degli impegni e delle scadenze (eventualità che non ha fatto proprio fare salti di gioia in Europa), ma l’impegno profuso è stato tanto, ed ora tocca al nuovo Governo rendere operativo il progetto.

Infine, si segnala l’intervento -in un’intervista al Corriere della Sera- dell’ex-consulente per le riforme del Governo Schroeder Peter Hartz, colui che ha posto le basi per le riforme strutturali nel mercato del lavoro tedesco, utili a far ripartire la competitività dell’ex-”malato d’Europa”.

Hartz ha ideato il progetto “Europatriates“, che punta a ricollocare temporaneamente i giovani senza lavoro in un altro Paese europeo, che li ospiti per il tirocinio e l’impiego. Hartz presenterà a breve questo progetto in un congresso a Saarbrucken: l’idea è buona, e consentirebbe di sviluppare una vera e propria “cittadinanza europea”. A meno che questo progetto non accentui la fuga all’estero dei giovani, svuotando economie scarsamente competitive come l’Italia dei loro migliori talenti. A quel punto dovremmo trasformare il titolo di questo blog in “L’Esodo dei Talenti”…

A proposito di giovani e fuga all’estero, guardate questo interessante video realizzato da Davide Mura per ManagerItalia. Davide è andato a chiedere direttamente ai giovani dove vedano il loro futuro, se nella Penisola od oltreconfine. Un buon “termometro” della situazione.

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