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Classici da...libreria 11: "Orgoglio e pregiudizo" di Jane Austen

Creato il 27 settembre 2012 da Bookland
Ciao Amici lettori, eccoci con un nuovo appuntamento per la rubrica "Classici da libreria".
Classici da...libreria 11:  Oggi vi presento un romanzo al femminile, un classico che non dovrebbe mai mancare nella libreria di una donna!
Classici da...libreria 11: Titolo:Orgoglio e pregiudizio (Pride and PreJudice)
Autore: Jane Austen
Pagine:493 pagine
Prezzo: 7,00 euro
Editore: Giunti Y

Trama: Elizabeth Bennet è carina, brillante, una perfetta ragazza da marito. Ma, a differenza delle sorelle e in barba ai consigli della madre, non smania per darsi in sposa al primo pretendente. Ha un sogno: vuole innamorarsi e - una vera eresia per i suoi tempi - sposare l'uomo che ama. Non sembra cosa facile, ma quando si presenta alla porta di casa Bennet un nuovo interessante vicino, il giovane Mr Darcy, il più appare fatto. Lui è bello, intelligente, pieno di fascino, eppure le cose tra i due non riescono a ingranare e tra fraintendimenti, pettegolezzi, reciproche incomprensioni sembra proprio che Lizzy e Darcy non vogliano rassegnarsi ad ammettere quello che i loro cuori hanno già perfettamente capito.
Il mio pensiero: Scrivere una recensione su un grande classico come “Orgoglio e Pregiudizio” è davvero, per me, un’impresa. Soprattutto perché questo classico mi è entrato nel cuore e ogni parola mi sembra riduttiva per esprimere ciò che penso. “Orgoglio e pregiudizio” è il primo classico “ al femminile” che leggo. All’inizio ero un po’ titubante perché pensavo di non esserne all’altezza, ma dopo numerosi dubbi ho deciso di provarci. Inizialmente ho avuto difficoltà: leggere un romanzo dell’800 è ben diverso che leggere un romanzo contemporaneo. Però dopo le prima 50 pagine ho preso dimestichezza con il linguaggio arcaico e seppur con qualche problema la lettura è proseguita tranquillamente e sempre meglio: con le ultime 150 pagine non ho avuto più nessuna difficoltà e le ho lette in poco più di un’ora. Classici da...libreria 11: La storia è ambientata nelle campagne inglesi dell’800, in particolare nell’Hertfordshire. L’arrivo presso Netherfield del Signor Bingley, delle sue sorelle e del suo amico Fitzwilliam Darcy manda in visibilio le famiglie vicine, in particolare la famiglia Bennett. Infatti, la superficiale signora Bennet vede questo arrivo come una chiara possibilità di veder finalmente maritata una delle sue 5 figlie, poiché un vincolo testamentario sancisce che una volta deceduto il Signor Bennet, la casa ritornerà al legittimo proprietario, ovvero il signor Collins. La famiglia Bennet vive nella proprietà di Longbourne ed è guidata dal Signor Bennet, un uomo gentile e ironico, che ama moltissimo le sue figlie maggiori, Jane ed Elizabeth, poiché le reputa mature e intelligenti; al contrario disprezza le altre figlie, in particolare Kitty e Lydia, poiché superficiali e frivole e perciò molto amate dalla madre. Durante un ballo l’attenzione del Signor Bingley viene catturata dall’affascinante e dolce Jane e, complice un malanno, il rapporto tra i due diventerà sempre più forte, con non pochi malumori da parte dei familiari e amici di lui, che non vedono di buon occhio un unione tra un uomo ricco e una fanciulla non altrettanto facoltosa. E il destino, se così lo vogliamo definire, li porterà ben presto a separarsi. E questo, a sua volta, porterà Elizabeth, chiamata da tutti Lizzy, non solo a soffrire con e per l’amata sorella, ma anche a disprezzare tutto ciò che ha a che fare con il mondo dell’alta borghesia cui appartengono proprio il Signor Bingley e il Signor Darcy. Ad acuire il suo odio è inoltre il palese disprezzo mostrato dal Signor Darcy nei confronti di Lizzy durante il loro primo incontro. L’orgoglio di lui, ricco e altezzoso e il pregiudizio di lei, che pensa di essere immune all’attrattiva del matrimonio e dell’amore in generale, non faranno altro che allontanarli e spingerli ad odiarsi sempre di più. (da qui in poi rischio Spoiler!) Sicuramente un elemento che mi ha colpito durante la lettura è l’attualità della storia. È vero che il romanzo è stato scritto quasi 200 anni fa (il prossimo anno, il 2013, saranno esattamente 200!) eppure leggendo le pagine mi sembrava di avere davanti 2 giovani contemporanei, con i loro pregiudizi, dettati oggi dalla tv e dai soldi, e dall’orgoglio che sempre di più si diffonde nel cuore della gente spingendo a compiere gesti deludenti. Le descrizioni dei luoghi sono particolarmente dettagliati, ricchi di elementi che ti facevano sentire vivo: leggevo e sentivo di camminare nella campagna inglese dell’800. Inoltre è straordinaria l’introspezione psicologica ed emotiva portata avanti da Jane Austen: una simile attenzione per certi dettagli non susciterebbe certamente la stessa sorpresa se a farlo fosse una scrittrice del XXI° secolo; ma il fatto che questi passi escano dalla penna di una donna  e per di più dell’800, lo sbalordimento è d’obbligo, soprattutto se pensiamo che progressi in questo campo sono stati compiuti solo a partire da metà XIX°. Classici da...libreria 11: Vorrei spendere poi 2 parole anche sui personaggi che io ho amato. È scontato mostrare l’apprezzamento e l’affetto ai protagonisti del romanzo ovvero Mr Darcy e Lizzy. E infatti non lo farò. Voglio parlarvi di altri 2 personaggi che io ho amato. Prima di tutto il Signor Bennet: di quest’uomo ho adorato il suo esser fuori dagli schemi, infatti il suo comportamento è completamente opposto a quello ci si aspetta da un uomo dell’800 e per di più padre di 5 figlie. Apprezza di più l’intelligenza delle maggiori e rifiuta la frivolezza delle più piccole il cui unico interesse è spendere soldi in abiti e correre dietro ai soldati, senza aver un minimo di amor proprio. Ho avuto stima di lui per l’atteggiamento adottato nei confronti di Lydia e della sua pazzia d’amore per Wickham e l’ho adorato quando non ha esitato a contraddire apertamente la moglie (anche se senza sensi di colpa) quando Lizzy ha rifiutato le nozze con il Signor Collins: un uomo che prima di pensare ai soldi pensa alla felicità della figlia! Un rivoluzionario per l’800! Il secondo personaggio che ho apprezzato (forse il mio preferito) è quello di Jane! Ne ho amato la compostezza, la bontà e anche l’ingenuità: di fronte alla verità mostratole dalla sorella Lizzy lei non voleva comunque vedere della cattiveria nel comportamento delle sorelle Bingley. E dopo essersi rassegnata all’abbandono dell’amato ha affrontato il tutto con grandissima dignità, senza lasciarsi andare a isterismi o mostrare il proprio dolore, come invece ci si aspetterebbe. L’unica a capirla è Lizzy, ma solo perché conosce bene la sorella e non perché lei abbia mai manifestato la sua rabbia. Anzi, sembrava fosse Lizzy l’abbandonata. La complicità tra le 2 sorelle è qualcosa di unico e il modo di descriverla della Austen è sublime (lasciatemi usare questo termine!). Tra i personaggi che ho disprezzato invece non posso che mettere Lydia e con lei il suoWickham. Lydia, una ragazza così superficiale non l’avevo mai trovata in nessun libro. La sua poca dignità è in netta opposizione a quella della sorella maggiore: il suo buttarsi tra le braccia di Wickham senza preoccuparsi delle conseguenza è stupido ed ha messo in ridicolo e perciolo la credibilità dell’intera famiglia Bennet! E poi lasciatemelo dire: ma il Signor Collins è patetico all’inverosimile! Il cercare di far passare il rifiuto alle nozze di Lizzy, come il suo voler fare la preziosa ha, secondo me, rasentato il ridicolo. Non sapevo se ridere per la sua pateticità o rattristarmi per il suo attaccarsi a questa speranza  pur di mostrare la ferità nell’orgoglio maschile (anche se si è consolato alquanto in fretta!). Concludendo questa serie di pensieri vorrei semplicemente dare un consiglio a chi come me si sta avvicinando ai classici: non abbiate paura! È normale all’inizio avere difficoltà, io personalmente temevo di abbandonarlo prima o poi, ma quando leggevo sentivo che ogni capitolo lo leggevo sempre con meno difficoltà sino a  quando ho acquisito una buona padronanza del linguaggio. Ora che ho iniziato credo che continuerò a leggere classici e soprattutto continuerò a leggere Jane Austen: un’autrice che mi ha resa orgogliosa di esser donna. (le 5 stelline sono scontate!)   Classici da...libreria 11: Isy

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