Dopo anni di libri per bambini, non vediamo l’ora di passare ai romanzi per ragazzi. Ci sono degli illustrati che sono assolutamente senza età e libri destinati a un pubblico extra giovane che leggo per mio puro piacere. Inoltre, adoro le illustrazioni. Passare alla lettura dei romanzi però vuol dire aprire le porte alla lettura autonoma, alle grandi avventure, ai classici. Come si propongo i classici ai bambini? Da quali titoli iniziare? Dopo molte letture di manuali per genitori, ecco come abbiamo fatto noi.
Dai manuali per genitori mi ero fatta l’idea che la lettura si stimola anche sentendo qualcuno che legge per noi. E’ la favola della buona notte, ad esempio, ma è anche un audio libro. Se tu ascolti la storia, ti appassioni a un linguaggio che non è quello della quotidianità, segui il filo logico dell’autore e immagini il mondo e i personaggi che vengono descritti fino a non volerli lasciare dopo l’ultima pagina. Nei manuali vi diranno che tutto questo stimola non solo la voglia di leggere, ma anche la fantasia e l’attenzione alla parola che servirà per scrivere correttamente.
Passo 1: Favorire l’ascolto di libri (genitori che leggono, audiolibri) – noi lo abbiamo vissuto qui.
Lettura della buona notte, audiolibro, ma come si passa alla lettura autonoma? Intanto provate a scegliere dei bei titoli, che coincidano con i gusti dei vostri bambini, iniziateli voi leggendo ad alta voce e proponete di alternarvi con i bambini oppure li lasciate in sospeso sul più bello per vedere che andranno da soli a prenderli.
Passo 2: Scegliere titoli che piacciono ai bambini.
I classici sembrano tutto un altro discorso. Spesso i bambini si abituano a libri brevi, ai fumetti, o a libri legati a personaggi che conoscono perché vengono dai cartoni animati e sembrano spaventati dalle oltre 200 pagine di media di un libro di Salgari o di Verne. A questo punto devo fare due precisazioni: i “classici” per antonomasia sono romanzi scritti molto tempo fa, ma ce ne sono anche di recenti che potrebbero benissimo prendere questa definizione. La seconda precisazione riguarda i temi raccontati: ai bambini di oggi piacciono ancora i pirati? Sono così abituati ai mostri dei cartoni animati che non apprezzerebbero un “Giro del mondo in 80 giorni”? Siccome spesso i bambini dicono “non mi piace” di un storia che non conoscono solo perché li spaventa la molte del libro, andiamo per gradi. Prendiamo un classico in versione semplificata per bambini. Quest’estate mio figlio ha preso da solo in biblioteca “Il richiamo della foresta di Geronimo Stilton”.
Passo 3: Iniziare da edizioni semplificate per bambini: leggermente riassunte o riadattate.
Il dubbio è sempre che innamorandosi della versione semplificata non si misurino più con l’originale. Basta provarci. Mio figlio era entusiasta della storia de “Il richiamo della foresta”, ce en raccontava ogni tanto un pezzettino. “Sai non è tutta la storia – gli ho spiegato – esiste la versione più lunga, ti piacerebbe rileggerla con altri dettagli?” Ne era felice e abbiamo comprato una versione integrale. In alcuni punti la lettura era più lenta e lo abbiamo aiutato noi, usandolo come libro della buona notte.
Passo 4: Rileggere in edizione integrale una storia che è piaciuta.
Il passo importante secondo me è alla fine si è reso conto che poteva riuscire a leggere un libro apparentemente lungo. Ci è stata molto d’aiuto, sia all’inizio che durante la lettura, la tecnica di Pennac: fargli contare quante pagine era in grado (da solo o con noi) leggere in un giorno e calcolare in quanto tempo avrebbe finito il libro. Adesso lo scaffale della libreria con i classici è tutto suo! Ci sono libri che erano del nonno, altri miei, altri comprati negli ultimi anni in attesa che i bambini crescessero. Per ora li consideriamo i libri da leggere in famiglia, tutti insieme.
Un lista di classici è stata pubblicata in questo post ironico.