1 (1) Andrea Camilleri, Un covo di vipere, Sellerio;
2 (2) Dan Brown, Inferno, Mondadori;
3 (7) Stephen King, Joyland, Sperling & Kupfer;
4 (6) Joël Dicker, La verità sul caso Harry Quebert, Bompiani;
5 (5) Luigi Bisignani e Paolo Madron, L’uomo che sussurra ai potenti. Trent’anni di potere in Italia tra miserie, splendori e trame mai confessate, Chiarelettere;
6 (3) Roberto Saviano, ZeroZeroZero, Feltrinelli;
7 (11) Luis Sepúlveda, Ingredienti per una vita di formidabili passioni, Guanda;
8 (10) Dario Bressanini, Le bugie nel carrello. Le leggende e i trucchi del marketing sul cibo che compriamo, Chiarelettere;
9 (4) Robin Sloan, Il segreto della libreria sempre aperta, Corbaccio;
10 (8) Andrea Vitali, Un bel sogno d’amore, Garzanti;
11 (12) Luca Bianchini, Io che amo solo te, Mondadori;
12 (9) Camilla Läckberg, Il bambino segreto, Marsilio;
13 (18) Tess Gerritsen, L’ultima vittima, Longanesi;
14 (14) Donato Carrisi, L’ipotesi del male, Longanesi;
15 (13) Ferdinando Imposimato, I 55 giorni che hanno cambiato l’Italia. Perché Aldo Moro doveva morire? La storia vera, Newton Compton;
16 (17) AAVV, Il mio diario. Violetta, Walt Disney;
19 (17) Simsion Graeme, L’amore è un difetto meraviglioso, Longanesi;
20 Kaled Hosseini, E l’eco rispose, Piemme.
Camilleri si conferma primo davanti a Dan Brown, e la cosa un po’ mi sorprende. Nel solo 2013 di Camilleri sono stati pubblicati ben sei libri, anche se due sono solo edizioni economiche di libri già pubblicati lo scorso anno. E nel 2012 il totale arriva a dodici. Stiamo parlando di un libro al mese. Certo, non tutti vendono così tanto, Un covo di vipere ha per protagonista il Commissario Montalbano e questo aiuta sempre le vendite, ma i risultati raggiunti dallo scrittore siciliano fanno impressione. L’ultima novità di Dan Brown prima di Inferno invece è un po’ datata, risale al 2009 e si chiama Il simbolo perduto. Eppure Andrea supera Dan, il suo pubblico in Italia a quanto pare non è secondo a nessuno.
Al terzo posto sale Stephen King, al quarto un giallo dalle recensioni più che favorevoli, La verità sul caso Harry Quebert. Questi quattro volumi sono anche in cima alla classifica di gialli, horror e noir, che io pubblico solo in parte. Il giallo – o, in qualche caso thriller – è in questo momento il genere che vende di più.
In coda alla classifica troviamo il nuovo romanzo di Hosseini, diventato famoso con Il cacciatore di aquiloni. E l’eco rispose deve ancora essere pubblicato, ma la curiosità è tanta.
Le altre opere di genere fantastico presenti nella top 100 di ibs:
22 (59) Josephine Angelini, Goddess. Il destino della dea, Giunti;
26 (24) George R.R. Martin, I fuochi di Valyria. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 11, Mondadori;
36 (42) Robert Jordan e Brandon Sanderson, Memoria di luce. La Ruota del Tempo volume 14, Fanucci;
38 (69) George Orwell, 1984, Mondadori;
44 (83) George R.R. Martin, Il trono di spade. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 1, Mondadori;
45 (37) George R.R. Martin, Il trono di spade: Tempesta di spade-I fiumi della guerra-Il portale delle tenebre. Volume 3, Mondadori;
57 (45) George R.R. Martin, I guerrieri del ghiaccio. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 10, Mondadori;
59 (41) Timur Vermes, Lui è tornato, Bompiani;
70 (87) George R.R. Martin, L’ombra della profezia. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 9, Mondadori;
75 (61) Rick Riordan, L’eroe perduto. Eroi dell’Olimpo, Mondadori;
76 (52) George R.R. Martin, Il trono di spade. Il regno dei lupi e La regina dei draghi. Volume 2, Mondadori;
85 Luis Sepúlveda, Storia del gatto e del topo che diventò suo amico, Guanda;
86 George Orwell, La fattoria degli animali, Mondadori;
90 Italo Calvino, Il cavaliere inesistente, Mondadori;
91 Ray Bradbury, Fahrenheit 451, Mondadori;
93 Veronica Roth, Insurgent, De Agostini;
95 (91) George R.R. Martin, Il trono di spade-Il grande inverno. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 1-2, Mondadori;
98 George R.R. Martin, Il grande inverno. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 2, Mondadori.
Josephine Angelini, aiutata anche del fatto che in questo primo mese il suo libro è in vendita con lo sconto del 25%, sfiora la top 20. In classifica compaiono anche diversi testi ormai considerati classici come quelli di Orwell, Calvino o Bradbury. Spesso i lettori di mainstream non se ne accorgono – o non se ne vogliono accorgere – ma il fantastico è ben presente nella letteratura e può dar vita a opere strardinarie.
Classifiche di genere. Fantasy:
1 (6) Josephine Angelini, Goddess. Il destino della dea, Giunti;
2 (1) George R.R. Martin, I fuochi di Valyria. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 11, Mondadori;
3 (3) Robert Jordan e Brandon Sanderson, Memoria di luce. La Ruota del Tempo volume 14, Fanucci;
4 (2) George R.R. Martin, Il trono di spade: Tempesta di spade-I fiumi della guerra-Il portale delle tenebre. Volume 3, Mondadori;
5 (8) George R.R. Martin, Il trono di spade. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 1, Mondadori;
6 (4) George R.R. Martin, I guerrieri del ghiaccio. Le cronache del ghiaccio e del fuoco vol. 10, Mondadori, 10,50 €;
7 (7) George R.R. Martin, L’ombra della profezia. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 9, Mondadori;
8 (5) George R.R. Martin, Il trono di spade. Il regno dei lupi e La regina dei draghi. Volume 2, Mondadori;
9 (9) George R.R. Martin, Il trono di spade-Il grande inverno. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 1-2, Mondadori;
10 (14) George R.R. Martin, Il grande inverno. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 2, Mondadori;
11 (10) George R.R. Martin, La danza dei draghi. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 12, Mondadori;
12 (12) George R.R. Martin, Il dominio della regina. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 8, Mondadori;
13 (17) George R.R. Martin, Il regno dei lupi. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 3, Mondadori;
14 (13) George R.R. Martin, Il trono di spade. Le cronache del ghiaccio e del fuoco. Edizione speciale. Volume 2, Mondadori;
15 (16) George R.R. Martin, Tempesta di spade. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 5, Mondadori;
16 (11) George R.R. Martin, Il trono di spade. Le cronache del ghiaccio e del fuoco. Edizione speciale. Volume 1, Mondadori;
17 (15) George R.R. Martin, I fiumi della guerra. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 6, Mondadori;
18 (18) George R.R. Martin, Il portale delle tenebre. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 7, Mondadori;
19 J.R.R. Tolkien, Lo hobbit, Bompiani;
20 (19) Cassandra Clare, Shadowhunters. Città di ossa, Mondadori.
Josephine Angelini al primo posto, e questa è una novità importante. Da quanto tempo al vertice c’è sempre Martin? Confesso, non ho voglia di fare controlli e quindi mi limito a scrivere la domanda, ma sappiamo tutti molto bene che la serie televisiva ha dato alle Cronache del ghiaccio e del fuoco una notorietà incredibile. Quello che noto è un altro punto.
Ora i primi tre romanzi sono disponibili in versione integrale, eppure i volumetti corrispondenti a mezzo – o a un terzo di – romanzo continuano a essere presenti. Occupano le posizioni 5 (Il trono di spade), 10 (Il grande inverno), 13 (Il regno dei lupi), 15 (Tempesta di spade), 17 (I fiumi della guerra) e 18 (Il portale delle tenebre). Tutti questi libri sono acquistabili in un altro formato più economico visto che i primi due romanzi divisi in volumetti costano 20,00 euro e in versione integrale 15,00 euro, e il terzo 30,00 euro nella versione volumetti contro i 16,00 della versione integrale. Dei volumetti qui manca all’appello solo La regina dei draghi per un motivo che nulla ha a che vedere con l’opera: per un errore della catalogazione di ibs di cui avevo già parlato in passato quel libro non è considerato un fantasy e quindi non compare in questa classifica.
Il risparmio nel comprare le versioni integrali è consistente, stiamo parlando di 24,00 euro, eppure molti preferiscono ancora l’altra versione. Perché? La risposta me l’ha fornita casualmente una cliente qualche giorno fa.
Ero impegnata a esporre Memoria di luce quando una signora, passando, mi ha detto “mi dica lei come si fa a leggere un libro del genere”. Io l’ho guardata un po’ perplessa astenendomi dal commentare che quello era solo il quattordicesimo volume di una saga e che quindi ce n’erano altri tredici non molto più piccoli da leggere prima, che io li avevo letti tutti e che quello in particolare lo avevo già letto in inglese e che a breve lo avrei letto anche in italiano. In certi casi meno si commenta meglio è, non vale la pena entrare in discussioni inutili in cui ciascuno rimane della sua idea, anche perché come dipendente del negozio posso dire ciò che penso solo fino a un certo punto. Mi sono limitata a rispondere che di lettori che amano i libri lunghi ce ne sono parecchi, e lei ha ribadito che l’editore avrebbe dovuto dividerlo in due parti perché lei un volume di quelle dimensioni non lo avrebbe mai preso. Fra noi la discussione è finita lì anche perché è abbastanza raro che io dica a un cliente che sono in disaccordo con lui. Io amo i libri lunghi, penso sia evidente, voglio poter leggere le opere nella loro integrità e non gradisco spendere più del dovuto per comprare in due puntate quello che nelle intenzioni dell’autore è un unico libro. Per lei evidentemente questi non erano problemi, come non lo erano per un altro ragazzo con cui ho parlato in questi giorni.
Dopo aver visto la serie televisiva lui è venuto a comprare i romanzi. Io gli ho dato le versioni Oscar grandi bestsellers e gli ho spiegato cosa corrispondeva a cosa in modo da evitare che in futuro potesse comprare per sbaglio libri doppi. Lui ha messo giù i tre libri che gli avevo passato e ha preso i sette volumi delle versioni Oscar bestsellers. Gli ho fatto notare che così avrebbe speso di più e lui ha risposto che non era un problema e che preferiva libri più maneggevoli.
Io rimango della mia idea e preferisco le versioni integrali – che non ho – alle altre, ma non posso negare che ci siano persone che la pensano in un altro modo. Chi continua a sparlare dell’editore – che ha comunque i suoi torti ma che non è un ente di beneficenza ma una società che pubblica libri per guadagnare – farebbe bene a ricordare che esistono anche punti di vista diversi dal proprio.
Un’altra operazione molto criticata è quella che riguarda le edizioni deluxe “in pelle di drago”. Per molti sono pura e semplice speculazione. Io vi invito a guardare la classifica. Il secondo volume questa settimana è quattordicesimo, il primo sedicesimo. Questo quando esistono altre due versioni più economiche per leggere le stesse storie. E se guardassimo le classifiche vecchie vedemmo che questi libri sono sempre presenti. Evidentemente vendono, e in questo momento vendono più dei vari J.R.R. Tolkien, Cassandra Clare, Sophie Jordan, Robert Jordan (lo so che in questo momento Memoria di luce è terzo, riparliamone fra due mesi e vediamo quale volume è più in alto in classifica), Trudi Canavan, Michael Ende, Aprilynne Pike, Joe Abercrombie, Kiera Cass, Kerstin Gier, Christopher Paolini, John Stephens, Becca Fitzpatrick, Steven Erikson, Brandon Sanderson, Andrzej Sapkowski, Licia Troisi, Laurell K. Hamilton, Francesco Gungui, Silvana De Mari, Francesco Dimitri, Dorotea De Spirito, Terry Goodkind, Sherrilyn Kenyon, Terry Brooks e via dicendo. Se questi autori sono dietro significa che vendono meno. Noi non ci lamentiamo che vengono pubblicati (ok, di qualche urban fantasy per adolescenti potrei fare a meno, ma capisco le motivazioni dell’editore), quindi perché in molti si lamentano se Mondadori pubblica edizioni rilegate di libri vecchi che comunque esistono in edizione economica? Nessuno è obbligato ad acquistare le opere di Martin e tanto meno nessuno è obbligato ad acquistare un’edizione piuttosto che un’altra. L’editore sta facendo una cosa legale, utile al suo conto in banca e che non danneggia nessuno. Dov’è il problema? L’unica cosa che mi infastidisce è che mi crea problemi a esporre i libri in libreria.
La fantascienza:
1 (3) Ray Bradbury, Fahrenheit 451, Mondadori;
2 (2) Suzanne Collins, Il canto della rivolta. Hunger Games, Mondadori, 17,00 €;
3 (5) Suzanne Collins, Hunger Games, Mondadori, 14,90 €;
4 Alan D. Altieri, Juggernaut. Terminal war. La guerra conclusiva è cominciata, Tea;
5 (7) Suzanne Collins, Hunger Games, Mondadori, 13,00 €;
6 Lois Lowry, The giver-Il donatore, Giunti;
7 (8) Suzanne Collins, La ragazza di fuoco. Hunger Games, Mondadori, 17,00 €;
8 (9) Douglas Adams, Guida galattica per gli autostoppisti. Il ciclo completo, Mondadori;
9 (1) Suzanne Collins, La ragazza di fuoco. Hunger Games, Mondadori, 13,00 €;
10 (16) Timothy Zahn, Star Wars. L’ultima missione. La trilogia di Thrawn. Volume 3, Multiplayer.it;
11 Isaac Asimov, La fine dell’eternità, Mondadori;
12 Mary Shelley, Frankenstein, Mondadori;
13 (6) David Mitchell, Cloud Atlas. L’atlante delle nuvole, Frassinelli;
14 (10) Philip K. Dick, La svastica sul sole, Fanucci;
15 (13) Lois Lowry, Il figlio, Giunti;
16 (20) Ray Bradbury, Fahrenheit 451, Mondadori, collana Classici Chrysalide;
17 (4) Suzanne Collins, Il canto della rivolta. Hunger Games, Mondadori, 13,00 €;
18 (17) Douglas Adams, Guida galattica per gli autostoppisti, Mondadori;
19 (11) Dmitry Glukhovsky, Metro 2033, Multiplayer.it;
Noto anche qui la presenza di un classico, Frankenstein di Mary Shelley, e segnalo un’altra operazione di Mondadori molto criticata. Da poco è nata la collana dei Classici Chrysalide che comprende, oltre a Fahrenheit 451, 1984 di George Orwell, I fiori del male di Charles Baudelaire, i Racconti del terrore di Edgar Allan Poe, Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde e Romeo e Giulietta di William Shakespeare. Le copertine, secondo me terribili, fanno pensare più a Twilight o a Hunger Games che a dei classici. L’idea sarà stata anche quella di provare a conquistare gli adolescenti facendogli credere che questi libri possano in qualche modo essere accostati a quegli altri, ma fa nascere un moto di rigetto negli adulti. Un po’ come quando Mondadori stessa e Rizzoli (per fortuna quest’ultima su un bollo removibile) avevano scritto sulla copertina di Romeo e Giulietta e di un paio di altri classici “i libri preferiti di Edward e Bella”. Ma per piacere!
Quasi certamente se un adolescente legge questi testi lo fa perché obbligato dalla scuola. Qualcuno li apprezzerà, i più si annoieranno. Io temo l’effetto contrario: se chi si annoia associa Fahrenheit 451 a Hunger Games per via della copertina magari poi magari non legge nemmeno i romanzi della Collins di cui qualche amico gli aveva parlato bene. Gli adulti, in compenso, eviteranno queste versioni come la peste. Ecco, diciamo che in questo caso secondo me Mondadori farebbe meglio a muoversi su altre strade.
(Gialli e) horror:
3 (4) Stephen King, Joyland, Sperling & Kupfer.
Ragazzi:
4 (4) Rick Riordan, L’eroe perduto. Eroi dell’Olimpo, Mondadori;
5 (6) Veronica Roth, Insurgent, De Agostini;
12 Italo Calvino, Il visconte dimezzato, Mondadori;
14 (15) Antoine de Saint Exupéry, Il piccolo principe, Bompiani;