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Clerks – Commessi, posso assicurarvi che siamo aperti!

Creato il 09 giugno 2014 da Nicola933

JasonMewesDante e Randal sono due giovani commessi e amici nella vita. Il primo lavora in un emporio, il secondo in una videoteca adiacente. Dante viene chiamato a lavoro da un collega durante il suo giorno libero. Inizia così la giornata dei due protagonisti, cosparsa di avvenimenti al limite dell’assurdo, tra clienti, strane amicizie, e persino un morto.

Venti anni fa, in quegli anni novanta che sembrano essere già lontani, si produceva di tutto e in effetti alzi la mano chi avrebbe l’istinto di portare al cinema una storia così semplice. La risposta è facile: tutti. Sì, soprattutto perché un film così nel 1994 costò solamente 53.000 dollari e ad oggi è un cult ”generazionale” indiscusso. Stiamo parlando di Clerks – Commessi, opera prima dello sconosciuto (all’epoca) Kevin Smith.

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Il 24enne Kevin Smith torna nell’emporio dove lavora, ma questa volta decide di riprendere la sua giornata tipo, realizzando un film con attori e persino una sceneggiatura. Girato di notte questo strampalato lungometraggio offre una fotografia in un bianco e nero sgranato e mette in scena i pareri sulla società e i suoi argomenti cardine di due giovani commessi. Sesso orale, necrofilia, storie passate, hockey, funerali e quanto altro trovano spazio nell’universo che verrà poi battezzato col termine View Askewniverse.

”Che c**** mai sarà scopare con un cadavere… (Dante) Capirai! mia madre scopa con un cadavere da trent’anni ed io lo chiamo babbo.” (Randal)

L’inferno di Dante e i suoi gironi annessi, con la giornata che scorre via nella solita noiosa routine dal nichilismo straripante. Kevin Smith ci consegna il suo punto di vista dei giovani impiegati della periferia Americana, su quelli universitari in procinto di decidere cosa fare della loro vita, di chi deve prendersi delle respondabilità e di chi decide semplicemente di starsene lì a fumare. Il triangolo amoroso è l’arpiglio perfetto per raccontare tutto questo, con Dante che si ritrova a dover scegliere tra Veronica, la sua fidanzata che vorrebbe vederlo tornare all’università e Caitlin, l’ex fidanzata liceale libertina ed instabile.

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L’esordio di Kevin Smith è fiammeggiante. Girato con estrema scioltezza, Clerks è stato prodotto con una manciata di dollari (circa 23 mila, il resto venne utilizzato per acquistare i diritti dei brani musicali). Esempio di cinema indipendente saturo di un linguaggio forte e tendenzialmente volgare, il film si scioglie nel finale in crescendo, trattenendo lo spettatore ancora lì nel Quick Stop Groceries, mentre Kevin Smith nel ruolo di Silent Bob insieme al suo fidato amico e collega spacciatore Jay dispensa il suo punto di vista, e come in tutte le tragedie shakespeariane i due folli emarginati dalla società riescono a carpire il senso della realtà e fanno riflettere gli esseri umani.

Nichilismo, monotonia, ossessioni, depressione e chiacchiere nonsense: il neo-regista/sceneggiatore/attore/montatore Kevin Smith si trova a suo agio tra le maglie della commedia, esaltando il lato ironico della vita senza dimenticare gli adeguati avvilimenti, ad esempio i subappalti della Morte Nera ne Il Ritorno dello Jedi.


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