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Clermont - Racing, polemiche e italiani in evidenza

Creato il 27 gennaio 2011 da Rightrugby

Clermont - Racing, polemiche e italiani in evidenzaIl campionato Top14 francese è il più lungo d'Europa: il primo a iniziare, l'ultimo a finire, l'unico a prevedere una giornata, la diciassettesima, tra la fine delle Coppe Europee e l'inizio del Sei Nazioni. Per limitarne l'impatto sui warm up delle nazionali la giornata è anticipata a turno infrasettimanale tra ieri e oggi.
L'anticipo di ieri sera è Clermont - Racing, che si avvia a divenire une delle più aspre rivalità in campo e fuori: ricorderete le polemiche di Berbizier sugli arbitraggi durante il playoff l'anno scorso. Quelle emerse prima della partita di ieri non sono solo cronaca che si avvia a divenire costume, consentono qualche interessante digressione.
La stura la dava un dirigente degli Alverni, Lhermet, che s'interrogava pubblicamente sulla "coerenza" del monte salariale di squadre come Tolone, Bayonne e appunto Racing, ventilando l'uso di trucchi contabili. La risposta del mercuriale Berbizier coach dei parigini non si faceva attendere: senza entrare nel merito del "salary cap alla francese" ("per i controlli c'è l'ente della Lega DNAGC"), invitava a farsi gli affari loro quelli che ha definito de "l'AS Michelin" (l'azienda di pneumatici è il munifico mecenate di quasi ogni iniziativa a Clermont, tipo Monte dei Paschi a Siena). Berbize passava poi all'attacco, trasferendo con toni più "francesi" che franchi la polemica sul terreno di gioco: "La provocazione è un metodo usato da Clermont sia fuori dal campo che dentro" ha detto," Cudmore e Privat sono due uomini dedicati al lavoro sporco (cit:"basses oeuvres"). Quando non è l'uno è l'altro; recuperano e si preparano durante le sospensioni che si beccano, ma uno dei due è sempre in campo".
Aldilà del livore polemico, troviamo che la nota sfuggita a un coach che sa di che sta parlando, apra un interessante spiraglio generale nei riguardi di un ruolo per molti oscuro, quello delle seconde linee, a cui spesso il gioco moderno affida compiti "borderline", da guastatori a cavallo delle regole; basti pensare all'All Blacks Thorn, non per caso chiamato "il Thug". E senza andar troppo lontani, basterebbe contare il numero di cartellini gialli accumulati da Bortolami in questa stagione.
Tornando alla partita giocata ieri sera, è finita 31-15, tre mete a zero e bonus offensivo per i padroni di casa, che si rilanciano in classifica superando proprio i parigini. Nella gara le polemiche della vigilia e la rivalità crescente non potevano non lasciar tracce: ad esempio tre cartellini gialli in un tempo, il primo al mediano Fillol del Racing che placca Parra senza palla, gli altri due ironia della sorte a due seconde linee, uno per parte, il nostro Dellapè (uno che quando l'arbitro è lì a guardare non si tira mai indietro) e l'avversario Pierre.
Partono meglio gli Alverni, che alla mezz'ora guidano 11-0 grazie a due penalty di Parra e alla meta di Gonzalo Canale - prima buona notizia della giornata in chiave Azzurra, una conferma dopo la performance in Coppa - il quale conclude una azione collettiva su sessanta metri in superiorità numerica, nata da un ovale di recupero. Tra un giallo e l'altro i parigini recuperavano tutto di piede: un penalty da oltre 50 metri di Frans Steyn, due drop di JM Hernandez e due piazzati di Mirco Bergamasco, scalato in squadra da terzo a secondo calciatore designato dietro a Wisiniewski - ed è la seconda buona notizia in chiave Azzurra - per arrivare a condurre 14-15 al 55'. I padroni di casa crescevano nell'ultima parte di gara sotto la leadership di Morgan Parra, alla sua prima partita della stagione ai livelli cui ci aveva abituato in quella precedente - buona notizia per Lievremont - che orchestrava le mete di Debaty all'ora di gioco e di Lapandry nel finale.
Nella serata di oggi le altre partite della 17' giornata del Top14.


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