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CLIA Europe: nel 2012 crescita a due cifre per il settore delle crociere

Creato il 26 giugno 2013 da Dreamblog @Dreamblog

CLIA Europe: nel 2012 crescita a due cifre per il settore delle crociereLa significativa crescita dell’industria europea delle crociere è proseguita nonostante il rallentamento dell’economia globale, come confermato dai dati presentati ieri da Cruise Lines International Association Europe (CLIA Europe) . Il contributo totale del settore crociere all’economia europea ha raggiunto la cifra record di 37,9 miliardi di Euro nel 2012 (36,7 miliardi nel 2011), con una crescita del 31% dal 2007.

La cantieristica europea, che realizza gran parte delle navi simbolo del settore crociere, ha registrato una crescita negli investimenti per nuove navi e manutenzione, dopo tre anni di contrazione del settore, grazie a 20 nuove navi per l’industria globale delle crociere, per una capacità complessiva superiore ai 60.000 passeggeri e un volume di investimenti pari a 10,5 miliardi di Euro nel periodo 2013-2016, come confermato dai dati del report CLIA Europe.

L’Europa è anche una delle principali destinazioni per croceristi e compagnie da tutto il mondo, un flusso che genera investimenti e spesa legati al turismo. Circa 5,7 milioni di passeggeri si sono imbarcati in un porto europeo lo scorso anno, una crescita del 2,5% rispetto al 2011. Di questi, circa 0,9 milioni provenivano da paesi extra europei. L’industria ha generato posti di lavoro per 327.000 persone in Europa, in aumento rispetto ai 315.500 dell’anno prima. Il settore manifatturiero, guidato dalla stessa cantieristica, ha rappresentato il 46% della spesa diretta dell’industria delle crociere, il 23% dei posti di lavoro generati e il 31% del costo diretto del lavoro. Il turismo da crociera ha aiutato l’Europa a rimanere la destinazione numero uno al mondo.

CLIA Europe: nel 2012 crescita a due cifre per il settore delle crociere

L’Europa è una parte essenziale della vibrante, dinamica e crescente industria globale che è oggi il settore delle crociere” ha commentato Christine Duffy, Presidente e CEO di CLIA. “Più di 20 milioni di persone viaggiano ogni anno su una nave da crociera, la più sicura, conveniente e memorabile esperienza di vacanza disponibile oggi”.

Nonostante la crisi economica globale, l’industria delle crociere continua a mostrare una crescita costante. Il numero di persone che hanno scelto una vacanza in crociera in Europa è più che duplicato negli ultimi 10 anni: il settore ha attratto quasi un milione di passeggeri da fuori Europa, con il risultato di un incremento dell’occupazione in Europa che ha raggiunto i 327.000 posti di lavoro, rispetto ai 315.500 dello scorso anno. Questi risultati significativi mostrano chiaramente l’importanza sociale ed economica del settore crociere nel suo complesso in Europa” ha dichiarato Manfredi Lefebvre d’Ovidio, Presidente di CLIA Europe.

Il 2012 – ha concluso Roberto Martinoli, Delegato di CLIA per l’Italia – è stato caratterizzato da un perdurare, se non da un deterioramento, della recessione economica, con una contrazione del 2,2%. In un momento così delicato, il comparto delle crociere regala al nostro paese una posizione di leadership europea per occupazione, contributo diretto all’economia, ordini per la cantieristica, vitalità portuale. E’ un risultato di cui siamo fieri, che rappresenta per l’industria un impegno che intendiamo portare avanti”.

CLIA Europe: nel 2012 crescita a due cifre per il settore delle crociere
All’incontro annuale è intervenuto anche Pierfrancesco Vago, Vice Presidente Clia Europe e CEO di MSC Crociere, compagnia che fa capo all’armatore sorrentino Gianluigi Aponte, sottolineando l’urgenza di una riforma comunitaria in materia di visti turistici per rendere ancora più competitivo il comparto.

Il settore crocieristico rappresenta un’immensa opportunità: si tratta di una risorsa dinamica e florida di attività economica che genera importanti benefits. Basti pensare che per ogni milione di euro di spesa diretta, 2 milioni e mezzo sono prodotti dal business” ha affermato Vago.

L’Europa e le istituzioni internazionali conoscono già molto bene quale ruolo l’industria crocieristica ricopre, ma ci sono ancora alcune sfide da intraprendere. “Per il settore è necessario che le procedure legate all’emissione dei visti turistici siano più semplici e che ci sia minor burocrazia per i Paesi europei. I visti dovrebbero essere considerati, infatti, uno strumento di sicurezza, ma anche un mezzo di promozione del turismo, del commercio e degli investimenti. Chiedo, quindi, che la Commissione Europea semplifichi e velocizzi l’implementazione di una policy comunitaria per risolvere questo problema, se possibile già per la fine del 2013”, ha aggiunto Vago.

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