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Capitolo secondo
Colpe dei Giudei
[1]Sei dunque inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perché mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose. Dopo aver presentato la situazione spirituale del mondo, Paolo dichiara l’inescusabilità di ogni uomo, che vede i frutti dell’idolatria e giudica colui che questi atti compie.Quest’uomo è inescusabile perché lui vede il male negli altri, sa riconoscerlo come male, lo giudica come male, giudicando gli altri di colpa, ma così facendo condanna se stesso, perché anche lui fa le medesime cose.
Per Paolo c’è l’avvertenza del male quando è fatto dagli altri, questa avvertenza dovrebbe divenire principio di discernimento anche per i propri atti di male.
Se siamo capaci, e lo siamo, di vedere il male negli altri e di condannarlo, condannando e giudicando coloro che lo compiono, dobbiamo anche essere capaci e difatti lo siamo di vedere il male compiuto da noi e di condannarlo in noi stessi e il male lo si condanna in un solo modo, non facendolo più.Questo principio di Paolo è valido per ogni uomo, chiunque esso sia. In ogni uomo c’è questa via esterna di redenzione, di deprecazione del male, di opposizione ad esso. È in fondo un’ancora di salvezza che Dio ha lasciato nel cuore dell’uomo perché questo possa pervenire ad un reale e sincero pentimento, se vuole, ed uscire definitivamente dalla sua condizione miserevole di peccato e di grave ingiustizia presso Dio e presso gli uomini.Poiché Paolo scrive sotto influsso dello Spirito Santo e Questi sa cosa c’è in ogni cuore, dobbiamo credere fermissimamente che nell’uomo c’è la possibilità di vedere il male, di giudicarlo tale, c’è la capacità di leggere ciò che non è conforme alla propria natura e questa capacità gli viene dall’esterno, cioè vedendo il male che gli altri fanno.Percependo il male altrui l’uomo deve avere la forza e la volontà di percepire anche il male che lui stesso fa ed in questo modo egli può pervenire alla salvezza.(Cliccare qui)http://www.movimentoapostolico.it/romani/testi/capitoli/romani2.htm