Il mitico Clint Eastwood
Di smettere non ne ha proprio voglia, anzi, più invecchia più sforna capolavori. Auguri a Clint Eastwood che compie 80 anni il 31 maggio e, come il vino che con il passare del tempo diventa più buono, ogni anno continua a sorprenderci con un nuovo film. Attore, regista e produttore, più di cinquant’anni nel cinema, tante nomination e quattro Oscar vinti, due con Gli Spietati e altrettanti con Million Dollar Baby. L’ultimo film in ordine d’uscita è stato il toccante Invictus, sulla storia di Nelson Mandela.
Ma l’uomo dagli occhi di ghiaccio e dal volto imperturbabile è una leggenda ad Hollywood. Nato nel 1930 a San Francisco, dopo qualche film di serie B, svolta grazie alla collaborazione con Sergio Leone con cui ha interpretato da protagonista la trilogia del dollaro: Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto e il cattivo. Oltre a Leone, a consacrarlo è stato un altro regista: l’americano Don Siegel, che ha immortalato la sua smorfia da duro e lo sguardo tagliente da cowboy metropolitano ne L’uomo dalla cravatta di cuoio, La notte brava del soldato Jonathan, Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! e Fuga da Alcatraz.
Ormai lanciato, Eastwood ha continuato a interpretare western e film d’azione come Una calibro 20 per lo specialista di Michael Cimino, polizieschi come Una 44 magnum per l’Ispettore Callaghan, Cielo di piombo, ispettore Callaghan, per poi intraprendere anche l’avventura della regia, dirigendo film in modo essenziale, semplice e istintivo, uno stile per cui è stato lungamente criticato.
Dai Novanta Clint decide di non essere diretto più da alcun regista, fuorché se stesso e sono gli anni del ritratto jazz di Bird, La recluta, del magnifico Cacciatore bianco, cuore nero. Apprezzato dagli europei e rivalutato tardi dagli Stati Uniti, il regista sorprende con le sue storie commoventi, le sceneggiature perfette, le inquadrature particolari e la musica sempre perfetta. Gli Spietati è considerato il suo capolavoro, poi arrivano Un mondo perfetto, il romantico I ponti di Madison County, Space Cowboys, Mystic River, Million Dollar Baby, Flags of Our Fathers e Letters from Jwo Jima, il delicato Changeling con Angelina Jolie madre-coraggio e lo strepitoso Gran Torino in cui interpreta il protagonista Walt Kovalski, misantropo e razzista.
Un giovanissimo Clint
Premio alla carriera dell’Academy, Leone d’Oro a Venezia, dopo averci raccontato Nelson Mandela Clint non si ferma. Ora che lo ha consacrato anche la critica, ora che la vita gli ha dato sette figli da cinque donne diverse, ora che i segni della vecchiaia cominciano ad apparire sul suo volto e sul suo corpo rendendolo più fragile ma non meno determinato, piace vederlo ancora al lavoro per un pubblico che non ha smesso di aspettare il suo prossimo film, che negli Usa uscirà il 22 ottobre. Si intitolerà Hereafter, e sarà un thriller soprannaturale con Matt Damon. Poi si dedicherà ad una biografia del discusso capo dell’FBI J.Edgar Hoover, con probabile protagonista Leonardo Di Caprio: Leo sarebbe infatti in trattative per collaborare con Eastwood e col produttore Brian Grazer per Hoover, pellicola che verrà sviluppata sotto l’egida Warner Bros. Inizialmente il progetto firmato dallo sceneggiatore di Milk, Dustin Lance Black, era stato affidato alla Universal Pictures, per poi finire alla Warner dove Eastwood opera da tempo. La produzione sta attualmente accelerando i tempi in modo da avviare la lavorazione del film entro l’autunno.
Eastwood e Grazer hanno già collaborato in passato per il drammatico Changeling, pellicola che ha ricevuto tre nomination agli Oscar, mentre per Di Caprio sarebbe la prima volta sotto la direzione del grande Clint. La star non è, però, estranea ai biopic visto che in precedenza ha incarnato l’eccentrico milionario Howard Hughes in The Aviator di Martin Scorsese e che presto potrebbe tornare a collaborare nuovamente col suo mentore per una pellicola biografica dedicata a Theodore Roosevelt.
Una scena di Million Dollar Baby
Di recente la figura di J. Edgar Hoover è stata portata sullo schermo da Billy Crudup nel biopic thriller di Michael Mann, Nemico Pubblico – Public Enemies, che vedeva protagonisti Christian Bale e Johnny Depp. Prima di lui altri attori che hanno interpretato Hoover sono stati Ernest Borgnine e Bob Hoskins in Nixon di Oliver Stone.
Ma questi sono due film in cui non reciterà: dunque quando tornerà a farsi vedere sullo schermo? “Non si scrivono molti ruoli per gente della mia età – ha detto di recente Eastwood – ed io mi trovo bene dietro la macchina da presa. Non devo mettermi la cravatta, nessuno viene a dirmi cosa devo fare. Ci sono un sacco di vantaggi. Ma non è detta l’ultima parola, sono come Lo squalo 2. Quando pensi che non sia più pericoloso entrare in acqua…».
La locandina del Biografilm Festival
Dal 9 al 14 giugno si terrà il Biografilm Festival, il festival che rende omaggio alle vite spettacolari. Quest’ultimo sarà diretto da Andrea Romeo e si snoderà tra documentari internazionali d’autore e una rivisitazione dell’Italia del boom, gli anni ’60, la dolce vita — è in corso la mostra dedicata proprio a Federico Fellini — la Roma del Piper.
Il Festival premia due grandi “narratori di cinema”, attribuendo un Lancia Award a Charlie Kaufman e un analogo riconoscimento a Clint Eastwood. Kaufman sarà a Bologna per ritirare il premio l’11 giugno, mentre il festival proietterà i suoi film a mo’ di tributo. Eastwood, impegnato sul set, non ci sarà, ma pare abbia assicurato la sua partecipazione per l’anno prossimo. Verranno così presentati un video di saluto dell’attore e regista e un’intervista con lui realizzata dalla moglie Dina Ruiz.
Il regista e la moglie Dina Ruiz Eastwood
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