Ogni nuova stagione molti degli esperti pensano e sostengono che possa essere quella della nuova rinascita della seconda squadra di Hollywood, perchè il roster è comunque di livello e arrivare ai playoff non dovrebbe essere un’impresa impossibile, seppur nell’infernale Western Conference, e invece i risultati sono modesti, anzi, fallimentari. E anche questa stagione, quindi, questi discorsi si ripeteranno. Fare peggio dell’anno scorso sembra comunque molto difficile visto l’infortunio della prima scelta assoluta al draft 2009, Blake Griffin costretto a saltare tutte le 82 partite di stagione regolare, visto il pessimo record (29-53), visto il cambio in panchina (via Dunleavy dentro Hughes) e il cambio del GM (via ancora Dunleavy e dentro Elgin Baylor).
Come nuovo head coach è stato chiamato Vinny Del Negro reduce da due stagioni contradditorie ai Bulls nelle quali ha raggiunto i playoff ma non è mai stato considerato veramente da stampa, dirigenza e forse anche giocatori; potrebbe essere una scommessa perchè il suo gioco non ha convinto molto e la sua personalità potrebbe fare un po’ a botte con quella del suo playmaker titolare: Baron Davis…o meglio, quello che resta del Barone! Perchè le sue ultime due stagioni sono state le peggiori della carriera da quando era rookie e fisicamente non sembra essere proprio al 100%. A guardargli le spalle è arrivato dal mercato Randy Foye alla terza squadra in cinque anni di NBA, che vuole dimostrarsi all’altezza della settima scelta assoluta con la quale è stato scelto al draft.
Infine il vero problema attuale è lo spot di ala piccola e di guardia: Eric Gordon e Rasual Butler non possono bastare, così come il rookie Al-Farouq Aminu; persi sia Thornton (ceduto l’anno scorso a Washington) sia Outlaw (andato ai Nets da free agent), la dirigenza dovrà muoversi per cercare di mettere sotto contratto qualcuno che possa giocare anche minuti importanti, per questo nelle settimane scorse era circolato il nome anche di Tracy McGrady, che dopo il workout, però, è stato tagliato fuori. Non rimangono molti nomi ancora disponibili sul mercato ma lo spazio salariale c’è, anche se come si sa, il proprietario Sterling è uno che ci tiene a rimanere sotto la luxury tax.
Dopo i Warriors, i Clippers sono senza dubbio la franchigia più strana della NBA, quindi non è facile fare un pronostico sulla loro stagione; i tifosi sembrano non nutrire troppe speranze, ma se il Barone tornasse ad avere voglia e Griffin esplodesse per davvero, allora l’ottavo posto a Ovest non dovrebbe essere un miraggio.