Basteranno alcuni cambiamenti sottili in una formula rodata a giustificare il prezzo del nuovo Warlock?
Warlock 2: The Exiled ci ha lasciati un po' interdetti. Chiariamo subito che chi sta scrivendo questo articolo ha giocato il primo capitolo per quasi duecento ore, quindi non è sospettabile di antipatie per il gioco in sé o per il genere degli strategici a turni. Il grosso problema di questo seguito è illustrabile parlando delle dimensioni del download del codice review.
Andiamo con ordine: qualche settimana fa abbiamo ricevuto il codice per provare la versione beta del titolo, di cui abbiamo scritto un'anteprima illustrando tutte le novità che contiene (link). Dal giorno della pubblicazione di quell'articolo sono passate circa tre settimane. Qualche giorno fa ci è arrivato il codice review, attivabile direttamente sulla vecchia versione. Se leggete l'anteprima fino in fondo, tra le nostre speranze vedrete quella di avere più novità. Ecco, quando abbiamo scaricato il codice review, non abbiamo potuto fare a meno di notare il download di pochi megabyte. Ora, dopo anni che facciamo questa specie di mestiere, un po' di esperienza l'abbiamo accumulata, quindi sappiamo che su un gioco che occupa circa due gigabyte di spazio sull'hard disk, un download così piccolo non può che avere un'influenza limitata. Avviando la versione finale dell'ultima fatica di Ino-Co Plus siamo stati purtroppo confortati nella nostra supposizione. A dirla tutta, potremmo fare copia/incolla del provato per raccontarvi esattamente pregi e difetti di Warlock 2: The Exiled, tenendo qualche parola per gli ovvi bugfix e l'introduzione dell'editor per realizzare le proprie mappe da scambiare con la comunità. Insomma, non ci rimane che trasformare in affermazioni quelle che avevamo posto come domande e la recensione è scritta. Rimane solo da verificare quanto le poche novità influenzino effettivamente le dinamiche di gioco per trarre le opportune conclusioni.
La modalità Exiled
Quindi, rispetto al precedente episodio abbiamo due grosse novità, ossia la modalità Exiled, che si affianca a quella Sandbox, e la possibilità di disegnare i propri contenuti; alcune novità minori, come la nuova fazione o i limiti nel numero di città produttive mantenibili contemporaneamente; e qualche nuova aggiunta a livello cosmetico, come nuovi mondi e qualche elemento grafico rivisto. Per il resto Warlock 2 è identico al primo episodio, sia nell'interfaccia che nella maggioranza dei menù e delle opzioni selezionabili. Ma cerchiamo di analizzare più a fondo la nuova modalità, che ha comunque i suoi problemi.
La modalità Exiled offre una campagna in cui il giocatore deve muoversi tra i piani astrali superando quest e riattivando i portali che li collegano. A differenza della modalità Sandbox, in cui il mondo è un blocco unico e in cui i portali conducono a zone superflue per la vittoria finale, nella modalità Exiled i piani sono dei piccoli frammenti di mappe che si affacciano sul vuoto e spostarsi da un piano all'altro è obbligatorio per riuscire a completare la campagna. La nuova struttura si apre a delle soluzioni interessanti a livello strategico, soprattutto grazie al limite di città attive gestibili contemporaneamente (andare oltre al numero prefissato crea infelicità nella popolazione, con la possibilità di avere sommosse che fanno perdere il controllo delle città). Il problema è che ne derivano anche alcune criticità. Ad esempio la divisione in frammenti ha reso rare le zone navigabili. Quindi, di fatto le infrastrutture e le unità marinare sono diventate quasi inutili (che utilità hanno le navi quando al massimo si ha a che fare con laghi di pochi caselle?) Altro problema è la casualità con cui si esplorano i piani, visto che a volte si capita in posti difesi da truppe molto potenti, anche se si è nelle prime fasi di gioco. Capirete che affrontare dei potentissimi lupi mannari con degli arcieri basilari non è proprio il massimo della vita. Questo si traduce in tempo speso a far crescere le città, così da poter produrre truppe più potenti, prima di poter proseguire. Oppure in un fiume di truppe da mandare al massacro sperando di riuscire a scardinare le difese nemiche. Fortunatamente questa situazione non capita sempre, ma, soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati, lo stallo su un piano rende conveniente ricominciare da zero la campagna e sperare in una conformazione dell'universo più amichevole, piuttosto che continuare a far massacrare truppe. Da notare l'ultimissima missione, decisamente deludente visto che di fatto mette il giocatore a confronto con truppe talmente potenti da richiedere ore per essere battute. Sinceramente ci è sembrata più un modo per allungare il brodo che una scelta dettata dalla volontà di creare qualcosa di epico.
Warlock 2: The Exiled - Un lungo video di gioco commentato dal producer
Editor, fazioni e poche altre novità
Parliamo brevemente anche dell'editor, l'altra grossa novità degna di menzione di Warlock 2: The Exiled. Fortunatamente da questo punto di vista gli sviluppatori hanno mantenuto quanto promesso e chiunque, anche gli utenti meno smaliziati, possono dedicarsi alla creazione delle proprie mappe, per poi condividerle online con un click.
Non c'è molto altro da dire, in realtà, a meno di non volersi mettere a esaminare il tool opzione per opzione. Sappiate che i menù sono chiari e intuitivi e che è stato fatto davvero di tutto per rendere la vita dei modder il più semplice possibile. Se non ci si vuole impegnare troppo, bastano pochi click per crearsi una mappa. Insomma, si tratta di uno strumento molto comodo che vi invitiamo a provare nel caso decidiate di acquistare Warlock 2: The Exiled. Meno determinanti sono le altre aggiunte. Ad esempio la nuova fazione è sicuramente gradevole da guidare, ma a parte l'estetica, non ha truppe originalissime. Diciamo che sono un miscuglio delle altre, con poco di caratteristico. Fanno invece piacere alcuni aggiustamenti non da poco, come la razionalizzazione della ricerca degli incantesimi, ora disposti su uno schema ad albero che toglie di torno la terribile casualità del primo capitolo, o la maggiore chiarezza nella costruzione delle infrastrutture cittadine, ora più razionali. Come capirete si tratta di novità che ricordano più quelle di un'espansione che quelle di un titolo completamente nuovo. La conferma di questa impressione arriva dal comparto tecnico, equivalente a quello del primo capitolo. Di fatto non solo gli elementi grafici sono gli stessi, ma anche la colonna sonora è stata riciclata. Poco male, visto il genere, ma qualche elemento di differenziazione in più non avrebbe guastato.
Requisiti di Sistema PC
- Configurazione di Prova
- OS: Windows 8.1 Pro 64-bit
- CPU: Intel Core i7-4770 a 3.40GHz
- RAM: 16 GB
- Scheda video: nVidia GeForce GTX 660
- Requisiti Minimi
- Sistema operativo: Windows Vista 64-bit, Windows 7 64-bit
- Processore: Dual Core CPU cib 2,66GHz di clock o superiore
- RAM: 4 GB
- Scheda video: nVidia GeForce 8600 GT o ATI Radeon HD 6570
- Spazio su disco: 2 GB
- DirectX: 9.0c
- Requisiti Consigliati
- Sistema operativo: Windows Vista 64-bit, Windows 7 64-bit o Windows 8 64-bit
- Processore: Intel I3-3240 @ 3.4 GHz o AMD Phenom II X4 955 @ 3.2 GHz
- Scheda video: nVidia GeForce 550 Ti o ATI Radeon HD 6850
Pro
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La nuova modalità è abbastanza articolata
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Il mod tool è semplicissimo da usare
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Diversi aggiustamenti rispetto al primo Warlock
Contro
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Di novità vere ce ne sono davvero poche
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La nuova fazione non è molto differenziata rispetto alle altre
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La modalità Sandbox rimane migliore di quella Exiled