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Trama: Kent, padre di famiglia, si traveste da clown per il compleanno del figlioletto. La sera non riesce più a togliersi né il costume né il trucco e lo stesso accade il giorno dopo, quando ulteriori tentativi portano l'uomo a ferirsi molto seriamente. Ma altri terribili cambiamenti aspettano Kent al varco...
I già citati quattro gatti che avevano avuto la fortuna di vedere proiettato Clown al cinema non erano stati molto teneri con la pellicola prodotta da Eli Roth. In questi giorni mi sono dunque accinta alla visione con animo gonfio di tristi presagi leggermente mitigati dall'atavico terrore che la figura del pagliaccio notoriamente mi suscita. Sinceramente, non so cos'ha visto la gente ma posso dire che a me Clown è piaciuto e anche molto. Intanto fa davvero paura perché costruisce l'orrore a poco a poco ma lascia comunque sempre intuire allo spettatore quello che succederà, lasciandolo costantemente sul chi va là ad aspettare il peggio. E il peggio, per una volta, arriva. Arriva di brutto. La dolorosa simbiosi tra Kent e il terribile costume da clown è solo l'inizio di un incubo che non guarda in faccia nessuno e che ravviva due dei più efficaci cliché horror della storia del cinema (la possessione demoniaca e il clown, appunto) mescolandoli tra loro con abbondanza di cattiveria, gore e un goccio di approfondimento psicologico che male non fa. Clown non racconta nulla di nuovo, però lo racconta molto bene; la pellicola di Watts soffre di qualche lungaggine nella parte centrale ma in generale dosa bene i tempi della suspance, non ricorre all'effetto "salto sulla sedia" e, soprattutto, per una volta i personaggi fanno cose credibili compiendo anche terribili errori coerenti col loro modo d'essere (sul finale, le scelte di Meg e di suo padre fanno accapponare la pelle quasi più del mostruoso pagliaccio) e persino escamotage come found footage, libri dall'aspetto antico ed "esperti" della maledizione in oggetto funzionano egregiamente senza puzzare di "deus ex machina" messo lì perché lo sceneggiatore non sapeva come mandare avanti la storia.
Ad avermi colpita durante la visione è stato però soprattutto il fatto che Clown è girato benissimo e la cosa mi ha stupita ancor più visto che Jon Kent viene dalla televisione. Fin dalla primissima immagine Clown si dichiara profondamente scorretto, di quella scorrettezza che un horroromane non può non amare: su un frenetico montaggio di immagini dolciotte fatte di torte e clown si sentono dei bimbi che strillano a più non posso. Di terrore? Di gioia? Lo spettatore lo scoprirà di lì poco ma l'impatto iniziale è già molto feroce, una sorta di invito ad aspettarsi qualunque cosa. Ci sono altre sequenze estremamente azzeccate e ben girate nel corso di Clown (la migliore, che ogni stronzo esordiente convinto di poter sbattere a destra e manca la cinepresa per girare un horror dovrebbe studiare inquadratura per inquadratura, riesce a trasformare in un ansiogeno labirinto una di quelle costruzioni fatte di tubi e scivoli e scusate se è poco), importantissimo pregio che va a braccetto con un'intelligente gestione del make up. L'attore Andy Powers "cambia" letteralmente sotto gli occhi dello spettatore, grazie anche a sapienti giochi di luci ed ombre che rendono il suo volto ancora più inquietante di quanto già non facciano trucco, protesi e lenti a contatto, inoltre lui ci mette del suo a rappresentare la sofferenza di un uomo consumato da un'entità incontrollabile, crudele e perennemente affamata. E' vero che il finale l'ho trovato, come spesso succede, un po' sbrigativo e in qualche modo banale ma almeno i realizzatori non hanno usato la CG per rendere le scene più "spettacolari" e, soprattutto, in generale l'intero film sembra uscito dritto dalla penna di uno Stephen King tornato in splendida forma: l'orrore che esplode all'improvviso, gettando a gambe all'aria la vita di persone normali. Ce ne fossero di pellicole così, gente. Stavolta il mio cialtronetto preferito ha davvero dato il bianco!
Di Peter Stormare (Karlsson), Eli Roth (Frowny il Clown) e Laura Allen (Meg) ho già parlato ai rispettivi link.
Jon Watts è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Probabilmente americano, ha all'attivo dei corti e altri lavori televisivi. Anche produttore, attore e animatore, ha in uscita il film Cop Car, un thriller con Kevin Bacon.
Andy Powers interpreta Kent. Probabilmente americano, ha partecipato a serie come Squadra emergenza, Taken, Oz, NYPD, CSI - Scena del crimine e E.R. Medici in prima linea. Ha un film in uscita.
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