CLUB BRUGGE LOKEREN. Dieci partite in cui si decide la stagione: cominciano i play-off in Belgio, formula ormai consolidata nella Jupiler League e che ha già regalato finali entusiasmanti, come quello dello scorso anno che ha visto prevalere l’Anderlecht sullo Zulte Waregem davvero di un soffio. Partecipano le prime sei classificate della “stagione regolare”, punti dimezzati, si gioca andata e ritorno. E capita, così, che lo Standard Liegi, dopo aver dominato da agosto a febbraio, si ritrovi con soli due punti di vantaggio sul Club Brugge, complici gli ultimi cattivi risultati dei “rouches”.
Proprio il Club Brugge ha aperto stasera la seconda parte di stagione ospitando al Breydelstadion il Lokeren, fresco vincitore della coppa nazionale (1-0, sabato scorso, allo Zulte. Leggi qui la cronaca). I “Blauw en Zwart” non primeggiano in campionato da ormai 10 anni, dal 2003-04 con Sollied in panchina; questo può essere l’anno buono, considerato che Preud’Homme, l’attuale tecnico, è specialista nel rompere “maledizioni” (titolo allo Standard Liegi dopo 25 anni, coppa nazionale al Gent dopo due decenni di digiuno dei Buffalos).
E’ finita 5-1 per i fiamminghi che, in attesa dell’impegno di domenica dello Standard contro l’Anderlecht, si ritrovano ora in testa al campionato.
Preud’Homme presenta una formazione super-offensiva: Gudjohnsen è recuperato e schierato alle spalle del tridente composto da Rafaelov, De Sutter e Lestienne (miglior marcatore stagionale dei suoi con 10 reti). Peter Maes deve invece rinunciare a Harbaoui, stella della squadra, squalificato per due turni: in avanti c’è il solo Dutra, sostenuto dal gioiellino Vanaken. Inizio tutto di marca blauw en zwart: prima Gudjohnsen impegna Copa con una bella conclusione dalla distanza, poi Duarte sfiora il palo di testa. Il vantaggio è nell’aria e arriva al 10′: cross di Hogli, il colpo di testa di De Sutter si trasforma in un passaggio per Lestienne che rimette in mezzo e trova il tap-in vincente dell’israeliano Rafaelov, al terzo centro in campionato.
Bella la reazione del Lokeren, trascinato da Kaya, in serata: l’ala destra serve due ottimi cross sui quali prima Patosi arriva in scivolata al centro dell’area non riuscendo a dare forza alla conclusione, poi Vanaken cerca di girare con un destro piazzato dal limite parato agevolmente da Ryan. Il Club Brugge, pur abbassando i ritmi, ha l’occasione per raddoppiare con un bel destro di De Bock (il giovane terzino è stato il migliore in campo) che sfiora il palo. Il 2-0 arriva comunque al 27′ e vede protagonisti i due centrali di difesa: Duarte svetta su calcio d’angolo di Jorgensen, sulla respinta di Copa si avventa Engels (19 anni) che ribadisce in rete ancora di testa. La rete, di fatto, ammazza la partita: il Lokeren prova a riaprirla prima dell’intervallo ma Dutra non è in partita, né il sudafricano Patosi riesce a rendersi pericoloso sulla sinistra. E’ ancora De Bock, con una potente conclusione dai 30 metri a chiamare Copa alla parata volante. All’intervallo è 2-0.
L’inizio ripresa è il momento più favorevole per gli ospiti: i ragazzi di Maes si rendono pericolosi con un paio di buone giocate del brasiliano Dutra, ma manca il colpo di fortuna che possa riaprire il match. L’episodio favorevole arriva al 55′: bella discesa sulla sinistra di Odoi, il terzino ex Anderlecht chiede il triangolo a Patosi ma trova il rimpallo favorevole che lo lancia in piena area di rigore. Da posizione defilata, bel piazzato sull’angolo opposto e primo gol in campionato. Il Lokeren prova a spingere, conquista un altro paio di corner ma con l’inerzia a proprio favore arriva la clamorosa papera di Copa che ristabilisce le distanze a due reti: il portiere ivoriano respinge goffamente su calcio d’angolo, bravo De Sutter ad approfittare e a realizzare il suo nono gol a porta sguarnita. Lokeren sotto shock, il Club Brugge ne approfitta tre minuti dopo: pressione vincente di capitan Simons a centrocampo, Jorgensen serve in profondità Rafaelov che scaglia un gran destro che si infila sotto la traversa. Il 4-1 non placa gli uomini di Preud’Homme che sfiorano nel giro di cinque minuti il quinto gol ancora con Rafaelov dal limite e poi con Simons che, da due passi, non riesce a battere di testa Copa, autore in questo caso di un grande intervento. Gli ultimi venti minuti sono, ovviamente, d’accademia. Rafelov cerca disperatamente l’hat-trick, il pubblico di casa concede la standing ovation a Gudjohnsen e nel finale arriva anche il sigillo di Victor Vazquez, bravo a liberarsi dal limite con una finta e a infilare Copa con un bel sinistro rasoterra. Mancano nove partite ma questo Club Brugge ha tutte le carte in regola per riportare il titolo nella “Venezia del nord”.
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