La Storia della Società Sport Palmeiras inizia il 26 agosto 1914, quando il club è stato fondato da immigrati italiani a San Paolo con il nome di Società Sportiva Palestra Italia.
Palmeiras, la prima formazione del 1914
La prima partita della squadra è stata giocata il 24 gennaio 1915 contro i Savoia, comune dell’ attuale Votorantim, all’epoca distretto di Sorocaba, nel Stato di São Paulo, e ha dato ragione alla squadra neonata Palestra Italia che ha vinto per 2-0 con i gol di Bianco e Alegretti . Dopo aver raccolto una serie di titoli del campionato paulista e aver vinto una quantità significativa di tifosi, il club è stato costretto a cambiare il nome in Società Sportiva Palmeiras nel 1942, durante la seconda guerra mondiale, visto che il Brasile, governato dal presidente Getulio Vargas dichiarò guerra ai paesi dell ‘”Asse” (Germania, Italia e Giappone) e si allineo i paesi alleati’, “(USA, URSS, Gran Bretagna, Francia e altri paesi).
Nella sua prima partita con il nuovo nome, si consacrò campione con una vittoria contro il São Paulo FC nel Pacaembu Stadium. Nei decenni successivi, ha ampliato la sua collezione di titoli e si è consolidata con una delle squadre più importanti del Brasile.
Negli “anni d’oro” del calcio brasiliano, quando il paese ha vinto i primi 3 titoli mondiali e ha affascinato il mondo del calcio, il Palmeiras era una delle poche squadre che riusciranno ad essere pari con la Santos del grande Pelè, considerata una delle squadre più grandi al mondo di tutti i tempi. Nell ‘occasione, a causa della buona tecnica e raffinatezza dal tocco di palla dai suoi giocatori, il Palmeiras è stato visto come una “Accademia di Calcio”, che fu tra i principali protagonisti in due fasi distinte e consecutive grandi nomi del calcio come Ademir da Guia, Dudu, Julinho Botelho, Djalma Santos, Servilio, Tupãzinho, Luis Pereira, Leivinha, César e Leão.
Il Cristo Redentore vestito dei colori del Palmeiras
Casualmente, dopo la fine della carriere della più grande icona dell ‘Accademia, il centrocampista Ademir da Guia, nel 1977, il Palmeiras è rimasto per un lungo periodo senza vincere titoli. Conosciuto come “divino” a causa della grande classe nel gestire la palla e per la sua efficienza, Ademir è considerato il più grande giocatore nella storia “alviverde” ( dovuto ai colori della maglieta), con ben 901 partite giocate, 153 reti segnate e decine di titoli, tra campionati ufficiali tornei e amichevoli nazionali ed internazionali.
Il digiuno di titoli tra il 1976 e il 1993 è stato il più lungo nella storia del club e ha richiesto molta pazienza dalla parte dei tifosi, che hanno visto i loro più grandi rivali dominare i campionati del decennio di 1980. Il martirio fu sepolto dopo che la direzione ha idealizzato una inedita partnership per la gestione del calcio con la multinazionale italiana Parmalat. Questo accordo ha permesso l’assunzione di grandi giocatori ed anche allenatore, come Luiz Felipe Scolari, che ha rimesso il Palmeiras di nuovo sul podio, arrivando al top d’America latina con il titolo della Libertadores nel 1999.
Dopo un altro periodo di gioia e ora con la fine della partnership con Parmalat, i tifosi alviverde con enorme tristezza hanno visto la loro squadra andare in retrocessione nel campionato brasiliano del 2002. In una dimostrazione di passione e fedeltà, hanno sostenuto il Palmeiras nella conquista del campionato di serie B, nel 2003. Il primo decennio del ventunesimo secolo fu un periodo di tentativi di ristrutturazione politica ed amministrativa per il club, che a sua volta solleva un titolo di prima divisione solo nel 2008 quando ha vinto il Campionato Paulista, sua ultima coppa.
- Progetto nuovo stadio Palmeiras “Palestra Italia”
Lo stadio si chiama ancora con il nome originario del club: “Palestra Italia”; ora sta per essere riformato per i prossimi mondiali in Brasile del 2014.