La nuova puntata de “Il sottosuolo” di Ferdinando Camon è dedicata al nuovo libro di Roberto Saviano: ZeroZeroZero (Feltrinelli).
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COCAINA MOTORE DEL MONDO
di Ferdinando Camon
Siamo immersi nella cocaina, la cocaina è la malattia del mondo e la spiegazione del mondo. Ricchezze, fortune, poteri, dinastie, carriere sono costruite sulla cocaina. Carriere nell’arte, nello spettacolo, nella medicina, nella politica. Ministri, governatori. Guardiamoci intorno: il medico che ci cura e ha centinaia di clienti di troppo, il chirurgo che ci opera e fa ore d’interventi in più, perfino il postino che suona alla porta, la prostituta che tira l’alba, il magnaccia che la protegge, il cliente che vuol trasformare la disperazione di lei nel proprio piacere, tutto va avanti a forza di cocaina. La cocaina è il motore del mondo e della storia, costruisce le miserabili vite che contengono le nostre miserabili esistenze, ma anche le storie dei potenti, che contengono le vite dei popoli. La cocaina ci salva nelle crisi, con la forza d’ala di un angelo. La cocaina ci distrugge tutti, con la maligna spietatezza di un demonio. I popoli la chiamano con nomi di paradiso e nomi d’interno. La cocaina fonda e mantiene imperi, gl’imperi multi-continentali dell’epoca che viviamo. I padroni della cocaina sono i padroni del mondo. Hanno oggi il potere che una volta avevano i Cesari, i Kaiser, gli Zar. È un potere basato sul denaro e sul delitto. La facilità che hanno i boss della droga nel costruirsi un impero è la facilità che hanno ad uccidere. Gli sgherri che tengono a servizio sono addestrati a uccidere per una sola ragione, punire chi sgarra. Ma anche per nessuna ragione, come animali o automi. Il delitto si autogiustifica: tu ammazzi, e non devi sapere perché. La cocaina spappola il cervello, ma lo beatifica. Spappolandolo e beatificandolo, lo stacca dal mondo e dalla vita. E questo spiega tutto: stiamo attraversando un’epoca in cui ciò che soprattutto desideriamo, ciò di cui abbiamo bisogno, è distruggere il collegamento con tutto e tutti, moglie figli casa lavoro città leggi e Dio, abbiamo bisogno di non pensare a nessuno, di essere una microscopica particella gaudente e incosciente. Questo fa la cocaina.
[articolo pubblicato sui quotidiani locali del Gruppo "Espresso-Repubblica" 11 aprile 2013]
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