Ci dicono che siamo "choosy" perché a trent'anni arranchiamo nel farci una vita nostra.
Ci dicono che vogliamo il lavoro attaccato alle gonne della mamma.Ci dicono che quelli che vanno a lavorare all'estero fanno bene, mentre chi resta è uno smidollato che non riuscirebbe nemmeno ad allacciarsi le scarpe fuori dal proprio paesucolo di campagna, figurarsi se riuscirebbe a prendere una metro.
Questo perché (espressione che piace molto alla mia amica Anna Venere) il mondo è pieno di geni delle vite degli altri. Avete presente quelli che invece di agire dovrebbero mettersi le mani in tasca e invece di parlare dovrebbero cucirsi la bocca? Quelli che al posto nostro avrebbero fatto prima, meglio e con più successo senza ogni ombra di dubbio? Ecco, proprio quelli.
Peccato che loro nella nostra situazione non ci si siano mai veramente trovati e non abbiano quindi mai potuto mettere in luce i propri infiniti talenti.
Giusto la settimana scorsa mi è capitato di trovarmi a tu per tu, chiaramente forzatamente, per tutta la giornata con una genia della vita degli altri della peggior specie: la madre dai figli perfetti che ha cresciuto due geni e che potrebbe passare il resto della vita a girare tutoria per genitori che altro che Clio Makeup.
Dovevo in effetti capirlo quando se n'è uscita, a inizio giornata, con un "certo, ci sono lavori pesanti, ma io sto per sei ore al giorno davanti a un computer e a fine giornata (come se in sei striminzite ore la giornata fosse bella che andata, ndr) vado via di testa. E poi ho il contatto con il pubblico, che si sa che ti sfinisce".Ma passiamo ai figli.
"Io i miei figli non ho mai voluto che stessero a casa: via, fuori! Erasmus, Inghilterra, esami all'estero. Sono esperienze che ti cambiano la vita. Troppo comodo stare a casa coi genitori… E' giusto che i figli imparino ad arrangiarsi."Già, peccato che non tutti si possano permettere un anno all'estero con la carta oro del papi nel portafogli. Purtroppo c'è anche chi si deve accontentare di frequentare l'università sotto casa, magari lavorando in pizzeria nel weekend, e di rimanere quindi ottuso come un minatore peruviano.
"Mia figlia, quando è tornata dall'Inghilterra, aveva un orecchino grande così, un tatuaggio sulla schiena grande come una pizza, i capelli verdi. Dovevate vedere la faccia di mio marito: ahahah! Ma si sa che i giovani amano esagerare, no? E poi erano esperienze anche quelle."Beh, almeno mi viene da pensare che qualcuno in quella casa un po' di cervello ce l'abbia: il povero marito. Ma poi sua figlia non era andata in Inghilterra per studiare? O studiava da punkabbestia e era la prima della classe?
"I ragazzi che vanno a lavorare all'estero fanno bene. Anzi, sono proprio quelli più intelligenti i primi ad andarsene. Mia figlia? No, mia figlia si è sposata e vive qui, a due passi da me. Adesso che ha il bambino, poi, non si può proprio più muovere."Ok, però sua figlia il marito, l'appartamento vicino casa di mamma e il pupo non ce li ha mica sempre avuti… Avrebbe potuto sposare un David, un James e crescere degli splendidi figli bilingue nel Sussex. O no? O la famiglia le è capitata come un'influenza mentre era in visita ai genitori durante le vacanze di Natale?
"Cioè, se non vuoi spendere almeno quattromila euro per un vestito da sposa, che cavolo ti sposi a fare? Sono quelli i prezzi, ormai. Tanto vale sennò non sposarsi proprio. Mia figlia? Beh, a mia figlia il matrimonio l'ho regalato io. Poverina, si era laureata da qualche anno e non avrebbe proprio potuto permettersi niente del genere."Il fatto è che non è che la gente "non voglia" spendere quattromila euro per un vestito. Penso che qualsiasi ragazza normale spenderebbe in vestiti anche un milione di euro... se potesse!Come se ci divertissimo ad acquistare scarpe Pittarello invece di Louboutin.
Sapete come si chiama questa, a casa mia? Ipocrisia.Mi viene da pensare che questa "mamma da manuale" abbia insegnato proprio bene ai figli ad arrangiarsi. Così bene che non si sono mai veramente arrangiati: viaggi di studio a spese dei genitori, appartamenti vicino ai genitori, matrimonio pagato dai genitori… Che cosa rende quindi questi ragazzi speciali? Il fatto di avere dei genitori abbienti?
Saremmo tutti in grado di provvedere a noi stessi con la Visa di qualcun altro in tasca.La Redazione