autore: Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro) K-news
Ma prima di crearvelo, tutto da sole, sappiate che il nome deriva dal suo particolare colore che ricorda il vostro bel fiore e che l’appellativo originale è Buck’s Fizz e ve lo dovete bere prima di affrontare l’abbuffata di mezzodì o della sera.
Con succo d’arancia e champagne, pieno d'infinite bollicine, che mentre salgono solleticano tutti i vostri appetiti, fu inventato da un certo barman McGarry del Buck’s Club di Londra, nel 1921.
Come si prepara? Ovviamente ci sono mille varianti, ma noi vi forniamo la Kiroricetta più veloce!
Insomma pulzelle di ogni età ed identità, andate in cucina e prendete un bello spremi agrumi, chi non ha in casa questo arnese a dir poco sensuale! Poi afferrate a piene mani delle arance, se ne siete a corto, fate in tempo a scendere al market, ora, subito! Quindi, con tutta la vostra forza da amazzoni: spremeteeeeeeeeeee!!! E dunque ricavate un soave succo, poi delicatamente portate dalla credenza a voi, impugnandolo con grazia lungo lo stelo, un flute delicato come la vostra silhouette, per le più rotondette immaginate comunque di avere la taglia 38, per quelle in carne e felici, fatevene una ragione: il bicchiere è quello, oggi non si tratta di buttarvi giù nello stomaco un doppio whisky! Dunque filtrate il succo dentro al bicchiere sino a riempirne quasi la metà, avendo cura di pensare, mentre lo fate, che non è mezzo vuoto ma mezzo pieno! Poi, dopo aver fatto fare alla bottiglia di Champagne, che ovviamente custodite in frigo sempre ben ghiacciata per le occasioni speciali, e se non ce l’avete è giunto il momento di procurarvela, altrimenti le suddette occasioni speciali non arriveranno mai, fate fare al tappo un bel botto rumoroso, ma forte, e magari, mentre lo stappate, urlate pure, affinché possa sentirvi il/la vicina più carino/a (se vivete in una villa isolata uscite in giardino ed agitate le braccia o adoperatevi anche per segnali di fumo e se siete single soddisfatte il botto fatelo fare lo stesso, almeno per scuotervi un pochino). Così, mescete tutte quelle bollicine dentro il flute, sì, sino al bordo….su su….ancora più su, là sino all’orlo del flute e mentre riempite, pensate intensamente a quando, giusto un attimo prima di bere il vostro Mimosa potrete, da sole o in compagnia, brindare e dire: “maschio, oggi, è la mia festa!”.
Per le più golose, mettete una ciliegia a guarnire il bordo, utile anche per delicati giochi, oppure una spruzzatina di granatina, che vi possa appagare anche la vista, in ultimo per le megalomani aggiungete giusto un po’ di Grand Marnier e fatevi un Grand Mimosa.
Se non vi piace il Cocktail Mimosa, per non attendere un’altra ricorrenza, bevetevi qualsiasi cosa, che non sia però analcolica, ahimè… se siete astemie ricordate quello dice la suddetta IngridKira: “questo, è un vostro problema!”
Auguri a tutte da Kirolandia (a prescindere dal tasso etilico)!!!
L'immagine a corredo è stata creata per l'occasione da IppoKiro.
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