Soprattutto a ridosso del ferragosto, con la canicola che impazza su Milano e le ferie tragicamente terminate.
Ma tant’è, posso sempre andare al Parco Sempione (verde e marrone) e iniziare a passare in rassegna tutti i cocktail da spiaggia proposti dal National Geographic in modo da raggiungere il nirvana etilico e convincermi di essere a ridosso di una spiaggia tropicale (più di quanto abbia già fatto con il progetto birra…).
Di sicuro, in redazione al National Geographic devono averci dato dentro, visto che hanno prodotto codesta (discutibile) top 10 dei cocktail on the beach. Che, giusto per dirne una, non contempla il Mojito…
1. Pina Colada
Ananas, cocco e rum per questo cocktail tipico di Puerto Rico ( a San Juan c’è anche una targa commemorativa) ma che ormai è diventato sinonimo di Caraibi. Ovviamente la gustosa miscela, perfezionata nel 1950 con l’aggiunta di crema al cocco (prima non contemplata) tocca il suo apice se gustato in spiaggia al tramonto.
2. Caipirinha
3. Mai-Tai
Rum, curacao, sciroppo di orzata oppure di lime: et voila il Mai-Tai, tipico cocktail che se vi trovate in Polinesia dovete ordinare al bar. In realtà però è stato inventato nel 1044 in California, al Trader’s Vic Restaurant di Oackland…
4. Red Stripe Beer
La birra della Giamaica, lager, prodotta sull’isola di Kingston per la prima volta nel 1928. Oggi è la birra più famosa di tutti i Caraibi.
5. Daiquiri
6. Maragarita
7. Limoncello
…ma di tutto quello che si potrebbe dire sul limoncello, oro liquido del nostro Sud Italia, il National Geographic lo infila al settimo posto nella classifica nel cocktail on the beach, ci rendiamo conto? Non è un cocktail, primo, e berlo sulla spiaggia include il rischio di coma etilico…
8. Cape Codder
9. Vino rosé
Chiamiamo un esperto che spieghi alla redazione del National cos’è effettivamente un cocktail?
10. Gin Tonic
I cocktail non fanno per voi? Niente paura. Ecco l’infografica per sapere come si dice birra in svariate lingue.