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La festa dei serpari
Cocullo è un piccolo comune di poche centinaia di abitanti in provincia dell'Aquila, qui ogni anno il primo maggio, si svolge la festa in onore del Patrono San Domenico di Sora. Questa ricorrenza detta “ La festa dei Serpari” raccoglie una folla di fedeli e curiosi provenienti da tutta Italia. Secondo una tradizione locale, in epoca precristiana le popolazioni della zona veneravano la dea Angizia, detta la signora dei serpenti, perché era capace di dominarli e guarire dal loro morso velenoso. Sempre secondo una tradizione piuttosto lacunosa, in epoca cristiana San Domenico donò un suo dente alla popolazione di Cocullo (il dente è conservato ancora nella chiesa locale); da questo avvenimento nacque nelle genti del luogo la devozione che soppiantò il culto pagano della dea Angizia.
Nei giorni che precedono la festa, molti abitanti si recano sulle montagne alla ricerca di serpenti innocui da porre sulla statua del santo.
La festa inizia con i credenti che tirando una cordicella con i denti fanno suonare la campanella della cappella di San Domenico, questo rito dovrebbe proteggerli dai morsi dei serpenti e salvaguardare i denti dalle malattie.
Poi la popolazione ricopre il capo e le spalle della statua del santo con i serpenti, ed inizia la processione. La statua percorre le vie del paese accompagnata dai celebranti, dalla banda del paese e dalle ragazze vestite in costume tradizionale che portano sulla testa un cesto contenenti cinque pani sacri chiamati “Ciambelli” che poi saranno donati ai portatori della statua e del gonfalone.
Terminata la festa, i serpenti saranno rimessi in libertà nel loro ambiente naturale.
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