Coda

Creato il 05 luglio 2012 da Malvino
Avvenire riprende l’intervista che l’altrieriil cardinale Angelo Amato ha rilasciato a L’Osservatore Romano e che ho commentato nel post qui sotto. Accanto, per dar forza alle affermazioni di Sua Eminenza («la mafia è intrinsecamente anticristiana», «don Pino Puglisi è stato ucciso in quanto sacerdote»), la notizia del «primo caso in cui la Chiesa vieta la celebrazione dei funerali per un boss di mafia».
Si trattava di Giuseppe Lo Mascolo, deceduto in carcere pochi giorni dopo l’arresto che gli inquirenti avevano disposto ritenendolo un esponente di spiccolo della cosca di Siculiana (Ag). Mafioso solo nell’imputazione, dunque, e in attesa del processo: tanto è bastato, tuttavia, a negargli i funerali religiosi concessi, non più di due settimane fa, a Gennaro Sortino, potente boss mafioso agrigentino dalla fedina penale più lunga di un romanzo. È che il Sortino era morto prima della beatificazione di don Puglisi, il Lo Mascolo dopo, a conferma che la scoperta della natura «intrinsecamente anticristiana» della mafia è assai recente, direi contestuale alla beatificazione di don Puglisi.
Se però la mafia è «intrinsecamente anticristiana», che senso dare alla decisione di monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, di «non tenere la celebrazione eucaristica ma la semplice Liturgia della Parola»? In altri termini: che senso ha pregare cristianamente sul cadavere di un tizio intrinsecamente anticristiano?  

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