La sclerosi multipla è un patologia autoimmune che colpisce il sistema nervoso rendendo difficoltose le comunicazioni tra cervello e midollo spinale. Questa malattia è difficile da diagnosticare perché i suoi sintomi posso facilmente essere confusi con quelli di altre patologie che nulla hanno a che vedere con la sclerosi multipla. Molteplici studi sono stati effettuati nel tentativo di saperne di più sulla sclerosi multipla, con l’obiettivo di creare un processo di diagnosi che la identifichi con sicurezza almeno nelle sue prime fasi. I criteri diagnostici più utilizzati ed efficaci sono quelli di McDonald. Esami clinici e di laboratorio si affiancano a test radiologici volti ad individuare le lesioni operate dalla sclerosi multipla al sistema nervoso. Si tratta nella maggioranza dei casi di metodi non invasivi, anche se alcuni medici continuano a sostenere che il metodo più efficace di diagnosi sia tramite biopsia, un’operazione invasiva che, però, consente di raggiungere un più alto grado di efficacia.
Chi presenta sintomi che possono ricondurre a questa malattia spesso deve sottoporsi a test come l’imaging biomedico, l’analisi del liquido cerebrospinale, lo studio dei potenziali evocati, la risonanza magnetica del cervello e del midollo spinale. Si tratta di analisi per la diafnosi della sclerosi multipla particolarmente costose. Ecco perché lo Stato ha pensato bene di offrire l’esenzione a quanti hanno la necessità di diagnosticare questa malattia. Esiste un decreto ministeriale, il 329/1999 e succ. che stabilisce quali sono le condizioni di malattia croniche o invalidanti e di malattie rare che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni di assistenza sanitaria. Tra queste rientra la SM e, nel dettaglio, per la sclerosi multipla sono gratuite le prestazioni di assistenza sanitaria appropriate per il monitoraggio della patologia e delle relative complicanze, per la riabilitazione e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti.
Ogni patologia che gode dell’esenzione del ticket è indicata con un codice: quello della sclerosi multipla è lo 046. Affinché si possano non pagare visite ed analisi il medico di base, nel formulare la ricetta medica, dovrà indicare il suddetto codice nello spazio apposito e fornire una specifica, aggiungendo la frase ‘paziente con sm’ oppure per esteso ‘per sclerosi multipla’. L’esenzione per la sclerosi multipla ha validità temporale illimitata, quindi priva di obbligo di rinnovo, ma, solo ed esclusivamente per determinati e specific esami. L’esenzione, però, non è automatica. È necessario presentare presso uffici competenti dell’Unità Sanitaria Locale di residenza la domanda di esenzione insieme ad una certificazione specialistica rilasciata da una struttura pubblica che può essere l’Azienda USL o Ospedale o Istituiti ed Enti riconosciuti.
In questo modo, secondo quanto stabilito dalla legge, l’azienda unità sanitaria locale rilascia a ciascun assistito avente diritto, anche mediante l’utilizzazione della carta sanitaria elettronica, un attestato di esenzione, che reca in forma codificata l’indicazione della condizione o della malattia per la quale è riconosciuto il diritto all’esenzione. Seguendo questo iter ed assicurandosi che su ogni richiesta del medico di base vi sia inserito il codice esenzione sclerosi multipla 046 sarete sollevati dal pagamento di qualsiasi cifra. Inutile dire che questo include anche la prescrizione di farmaci legati alla sclerosi multipla.