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Coelacanthe: le avventure acquatiche di Oculus Rift

Creato il 29 luglio 2015 da Oculusriftitalia
Coelacanthe: le avventure acquatiche di Oculus Rift

L'era dei documentari così come li conosciamo potrebbe essere finita. La realtà virtuale, infatti, ci permette non solo di vedere con i nostri occhi la natura, ma anche di sperimentarla in prima persona sulla nostra pelle. L'idea di sfidare i confini del tempo e dello spazio, per raggiungere virtualmente qualsiasi luogo, è fantascientifica, ma più che mai attuale grazie a dispositivi come Oculus Rift. Ora, una nuova applicazione gratuita arrivata su Oculus VR Share ci permetterà di fare conoscenza con un personaggio d'eccezione: il celacanto.

Si tratta di un pesce che tutti credevano estinto da 70 milioni di anni ma che, in barba a tutti, era ancora vivo e vegeto nelle profondità marine. (Ri)scoperto nel 1938, è una forma di vita scientificamente molto significativa, in quanto considerato anello mancante della catena evolutiva. Questo non vuol dire che vi basterà andare nel torrente più vicino per scovare questo pesce: può essere infatti osservato molto in profondità, e le sue abitudini sono comunque ancora molto poco conosciute.

Coelacanthe: le avventure acquatiche di Oculus Rift

Tutto questo può cambiare con la realtà virtuale: Coelacanthe, così si chiama l'applicazione, è basato infatti su 40 giorni di immersioni effettuate nel 2013, dove si cercava e si osservava proprio il celacanto; un progetto di ricerca capitanato dal noto subacqueo e naturalista Laurent Ballesta. Tutto ciò è stato ricostruito in realtà virtuale dalla compagnia Suboceana, di modo che vi basterà indossare il visore per entrare a far parte anche voi della spedizione e sperimentare qualcosa che difficilmente potrebbe capitarvi nella vita. La possibilità di vedere il celacanto è emozionante: conosciuto dai locali come Gombessa, questo pesce è lungo due metri ed è dotato di un primitivo polmone, che lo rende testimonianza vivente della transizione della vita dal mare alla terraferma.

Coelacanthe: le avventure acquatiche di Oculus Rift

L'applicazione è piuttosto spartana dal punto di vista grafico: le profondità oceaniche sono rese in maniera piuttosto spoglia, e hanno poco del fascino della controparte reale. Il senso delle proporzioni è comunque ben reso, soprattutto per quanto riguarda il modello del pesce. Sarebbe stato carino, inoltre, avere la possibilità di manovrare liberamente una batisfera, per esempio, ma l'esperienza è al contrario piuttosto statica. Come succede per molte applicazioni per Oculus Rift, si tratta senza dubbio di un'idea interessante, che merita di essere esplorata a fondo (è il caso di dirlo) e realizzata con valori di produzione più alti. Il potenziale per la divulgazione scientifica rimane comunque sempre altissimo. Potete scaricare anche voi Coelacanthe a questo indirizzo, in versione DK1 e DK2.


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