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Coerenza nel cambiamento: l’identità professionale

Creato il 06 giugno 2014 da Pandm
Massimo Picca, Head hunter presso Eric Salmon & Partners

Massimo Picca, Head hunter presso Eric Salmon & Partners

 HR Academy (http://hra.elis.org) è il master di ELIS Corporate School che forma specialisti in Human Resources.  All’interno del percorso le aziende sono sempre presenti e le loro testimonianze sono essenziali per approfondire i diversi temi da un punto di vista pratico. Due dei partecipanti di questa decima edizione (Simona Labianca e Marika Stranieri) ci raccontano l’intervento dell’head hunter Massimo Picca (attualmente in Eric Salmon & Partners, ha ricoperto ruoli di direzione del personale in grandi aziende, quali RCS Media Group, Kraft Foods, Coca-Cola, L’Oréal).

Nell’aula di HR Academy  ci confrontiamo quotidianamente con testimonial aziendali, che ci danno molti spunti di riflessione per il nostro futuro ingresso in azienda. Così è stato anche con Massimo Picca, che ci ha parlato del tema dell’identità professionale. Durante il suo intervento ci ha fatto comprendere come il mondo lavorativo sia per sua natura estremamente mutevole, sempre condizionato da fenomeni sociali ed economici: lo ha accostato, come immagine, alla navigazione in mare aperto.

Il punto di partenza per costruire un’identità professionale, è quello di conoscere le nostre unicità, bisogni e talenti, e arrivare così a intraprendere delle scelte consapevoli che, partendo dagli aspetti personali, diano coerenza al proprio percorso professionale.

Bisogna imprimere al nostro percorso professionale una traiettoria che ci permetta di esprimere ciò che siamo coerentemente con ciò che siamo stati e con ciò che vogliamo essere.

Una volta creata, l’identità professionale è pur sempre modificabile nel tempo, e non deve rappresentare mai un traguardo, bensì una serie di tappe della nostra carriera. “I grandi cambiamenti della vita spesso avvengono per stanchezza”, è stato infatti uno dei messaggi di Massimo Picca per esortarci a uscire dalla zona di comfort e rispondere così con proattività alle opportunità: sarebbe certamente più facile adagiarsi in quei comportamenti e quelle azioni che ci sono ormai familiari, nei quali spesso tendiamo a identificarci in modo automatico, ma che invece ci tolgono energia e stimoli e fermano il nostro percorso di crescita. Abbandonare la “zona di comfort” richiede quindi uno sforzo non indifferente, poiché ci catapulta nuovamente nell’area dell’apprendimento e della messa in gioco di noi stessi, ma alla fine può rivelarsi la scelta vincente e più gratificante perché capace di metterci sempre in gioco e di farci dare sempre il massimo.

Nell’identità professionale non va tralasciata dunque l’analisi degli elementi distintivi che caratterizzano la propria esperienza lavorativa: rispettivamente famiglia professionale, industry, know-how specialistico, dimensioni, ruolo o livello organizzativo, area geografica.

Scegliendo HR Academy abbiamo intrapreso una sfida con noi stessi, ci stiamo mettendo in gioco e gettiamo le basi della nostra futura identità professionale. La strada non è sempre piana, non lo è mai stata e non lo sarà mai, quindi… Lasciamoci guidare dalla curiosità, impariamo dagli imprevisti!

Tags: HR Academy, identità professionale, self leadership


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