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Cognome e nome: Lacombe Lucien

Creato il 14 dicembre 2011 da Paultemplar

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Nel giugno del 1944 la Francia è ancora occupata dall’esercito nazista.
Nel sud del paese, ai confini con la Spagna,vive il giovane Lucien che è figlio di un fattore fatto prigioniero dai tedeschi.
La madre del giovane è impegnata nella difficile gestione di una fattoria mentre Lucien  lavora come inserviente in una casa di riposo e vive praticamente lontano da casa.
Un giorno recatosi alla fattoria scopre che sua madre ha allacciato una relazione con il padrone della stessa e che la fattoria è piena di sfollati in fuga dalle zone di guerra.
Lucien è un ragazzo ignorante e primitivo che passa il tempo libero sognando di diventare un eroe e che si trastulla con fucile e fionda con i quali uccide poveri animaletti indifesi; non ha alcun ideale, vive in pratica in una sorta di rozza ignoranza che però non è priva di intelligenza.
Sempre alla ricerca di coronare il suo sogno segreto di diventare qualcuno, un eroe, decide di arruolarsi nelle formazioni partigiane ma viene respinto da Peyssac un membro locale delle formazioni combattenti per la libertà.

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Pierre Blaise e Aurore Clement

Cognome e nome: Lacombe Lucien

I desideri di Lucien sono destinati ad essere esauditi ma in maniera diametralmente opposta; una sera, rientrato durante il coprifuoco viene fermato e arrestato dalla Gestapo che lo porta in un albergo dove assiste a scene di vita quotidiana degli occupanti, fatta di sfarzo e lusso e di orge.
Tra i partecipanti al festino c’è un gruppo variegato di collaborazionisti, gente che ha trovato il sistema per sfruttare a proprio vantaggio l’occupazione nazista; ci sono l’ex campione di ciclismo Aubert diventato uno straccio umano per colpa dell’alcool, il nobile Jean-Bernard de Voisins che è un altro opportunista che tenta di continuare a fare la bella vita con la sua amante, un simpatizzante nazista, un ex poliziotto e un uomo di colore.
Il gruppo fa bere il giovane Lucien che si ubriaca e fa il nome di Peyssac, il cui destino a quel punto è segnato.
L’uomo accusato di essere un partigiano viene arrestato e sottoposto a tortura mentre Lucien si fa coinvolgere in atti terribili; il giovane partecipa a rastrellamenti durante i quali arriva ad uccidere, sempre sobillato dai compagni che lo spingono sempre più verso l’alcolismo.

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Casualmente Lucien conosce Albert Horn, un sarto di origini ebree che è sfuggito ai rastrellamenti grazie ai soldi che paga al poliziotto che fa parte del gruppo collaborazionista.
L’uomo ha una figlia, France e per Lucien arriva l’amore contrastato però da Horn che non ha alcuna simpatia per il giovane.
France dal canto suo prova sentimenti contrastanti per Lucien.
Da un lato è infatuata, dall’altro lo teme sia per i suoi rapporti con i collaborazionisti e di conseguenza con i nazisti sia per il comportamento violento del giovane.
La situazione evolve in peggio e Horn alla fine viene arrestato, non prima però di aver rivendicato con orgoglio la sua nazionalità francese e la sua fede.
Lucien non interviene durante l’arresto, mentre nei giorni successivi i partigiani iniziano una forte controffensiva nel corso della quale vengono uccisi uno alla volta gli sciagurati compagni di avventura di Lucien.
Un gruppo di combattenti entra nell’albergo nel quale sono detenuti alcuni partigiani e Lucien si rende conto che il suo destino è ormai segnato: in un ultimo scatto di orgoglio uccide un tedesco che sta per arrestare sia France che sua nonna e fugge verso la Spagna con loro.
La didascalia finale ci informa sul suo destino….

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Diretto da Louis Malle nel 1974, Cognome e nome: Lacombe Lucien è uno splendido spaccato su una delle vicende più tristi della seconda guerra mondiale, un fenomeno che non fu certo solo francese ma esteso a tutti i paesi in guerra occupati dai nazisti, ovvero il collaborazionismo con le forze di occupazione.
Malle, che tre anni prima aveva girato un altro film scandalo, Soffio al cuore (Le Souffle Au Coeur) su un tema scottante come l’incesto, questa volta scava nella memoria storica francese andando a riprendere una delle pagine più oscure dell’occupazione nazista e mostrando al pubblico una storia in cui i protagonisti sono gente comune, anzi, quanto di più comune possa esistere.
A cominciare dal rozzo, ignorante e violento Lucien, che dalla sua ha l’unica scusante di essere un giovane non ancora diciottenne, ma furbo e scaltro. Uno che impara da subito qual’è la via migliore per ottenere quello che vuole e che non esita a uccidere, a tradire non solo per denaro ma per un’oscura voglia di emergere, di non essere una nullità.
Non a caso il suo sogno è impersonificato dall’eroe senza macchia e senza paura.

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Eppure finirà per fare scelte completamente diverse, anche se in qualche modo trascinato dagli avvenimenti.
Malle lo rappresenta senza mostrare alcuna simpatia o antipatia per il personaggio.
E’ una vittima delle circostanze oppure è un assassino latente? E’ un violento per natura oppure lo diventa perchè attorno a lui tutto parla il linguaggio della violenza?
Non lo sapremo, perchè anche il finale del film mantiene aperte più soluzioni; di certo Malle con la sua rappresentazione scarna e sintetica del personaggio di Lucien si attirò addosso un nugolo di critiche, la più benevola delle quali parlava di voluta ambiguità.
Il grande regista di Thumeries, lungi dal prendere posizione, si comporta come un entomologo che ha appena trovato un insetto e lo studia da vicino senza giudicare nè la sua bellezza nè le sue capacità: un insetto è un insetto, conta quello che fa, come vive e come vola, non conta certo se esteticamente è repellente oppure no.

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Può sembrare un paragone fuori posto eppure credo sia il più adatto alle circostanze.
Malle sa benissimo che ci sono dei nervi scoperti che pure a distanza di 50 anni mantengono aperte ferite mai rimarginate per cui si limita a mostrare una storia particolarmente odiosa, vera e reale senza però fare il giudice.
Lucien e i suoi amici sono farabutti della peggior specie che tradiscono e uccidono non per un ideale ma per bramosia di potere, per il superfluo e anche, cosa più importante, per trovare una rivincita nella vita.
Non a caso sono persone che hanno perso il lavoro, sono insoddisfatti, ubriaconi e violenti.
Dall’altro lato della barricata ci sono i partigiani e l’ebreo Horn, la debole e passiva France, gente che sa bene dov’è il male e da cosa è rappresentato.
Pure, Horn trova un compromesso tra la voglia di vivere e la sua religione, la sua “razza” e la necessità di nascondersi dietro un paravento per evitare di essere deportato. Non a caso accetta di pagare un collaborazionista pur di non essere scoperto. France è succube di Lucien, forse lo ama davvero nonostante il ragazzo sia tutto tranne che un esempio da seguire.
E alla fine si salverà grazie all’unico atto d’orgoglio e di onestà del giovane.
Quindi nel film non ci sono personaggi particolarmente positivi e questo forse ha inficiato il giudizio della critica.
Invece il film è davvero bello, teso e duro, abbellito da una fotografia preziosa opera di Tonino Delli Colli che mostra un contrasto stridente fra il bel paesaggio assolato del sud della Francia opposto alla narrazione di fatti abietti come quelli descritti nel film.

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Il cast lavora molto bene, in particolare la bella Aurore Clement che interpreta France Horn; l’attrice di Soissons esordisce così sullo schermo in maniera eccellente, eppure nella sua carriera non otterrà i riconoscimenti che avrebbe meritato. Per avere un’idea dei film nei quali è stata presente, cito L’Agnese va a morire, regia di Giuliano Montaldo oppure Caro Michele, regia di Mario Monicelli (1976),Caro papà, regia di Dino Risi (1979) o Paris, Texas, regia di Wim Wenders (1984) oltre alla partecipazione al capolavoro di Coppola Apocalipse now, dove la sua parte venne completamente tagliata in fase di montaggio.
Bene anche lo sfortunato Pierre Blaise, che purtroppo morirà a soli 23 anni nel 1975, subito dopo aver interpretato Per le antiche scale di Bolognini.
Da segnalare nel cast la presenza della veterana Ave Ninchi nel ruolo della proprietaria dell’hotel in cui si riunisce la Gestapo.

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Cognome e nome: Lacombe Lucien è un gran film, che avrebbe meritato ben più della sola nomination all’Oscar del 1974; purtroppo ( o per fortuna) quell’anno in concorso c’era lo splendido Effetto notte di Truffaut che vinse se vogliamo con merito nella categoria Miglior film straniero.
Un film da riscoprire, per meditare e passare 2 ore davanti all’opera di un grande maestro della cinematografia mondiale.

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Cognome e nome: Lacombe Lucien
Un film di Louis Malle. Con Ave Ninchi, Aurore Clément, Pierre Blaise, Holger Lawenadler, Thérèse Giehse,Donato Castellaneta Titolo originale Lacombe Lucien. Drammatico, durata 135 min. – Francia 1974.

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Cognome e nome: Lacombe Lucien

Pierre Blaise: Lucien Lacombe
Aurore Clément: France Horn
Holger Löwenadler: Albert Horn
Therese Giehse: Bella Horn, nonna di France
Stéphane Bouy: Jean-Bernard de Voisin
Loumi Iacobesco: Betty Beaulieu
René Bouloc: Stéphane Faure
Gilberte Rivet: madre di Lucien
Pierre Saintons: Hippolyte, il collaborazionista di colore
Ave Ninchi: Madame Georges, proprietaria dell’albergo

Cognome e nome: Lacombe Lucien

Regia    Louis Malle
Soggetto    Louis Malle e Patrick Modiano
Fotografia    Tonino Delli Colli
Montaggio    Suzanne Baron
Musiche    Django Reinhardt
Scenografia    Ghislain Uhry

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Foto di scena del film

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