Coincidenza…

Creato il 01 ottobre 2013 da Patuasia

Riceviamo dal signor Giancarlo Borluzzi e volentieri pubblichiamo.

Giorni fa ero a Dnipropetrovsk, città di un milione di abitanti nella parte orientale dell’Ucraina, e a sera camminavo per la nuova via pedonale centrale, piena di negozi alla moda, quando vedo  su un muro l’insegna “Mafia”, contornata in cirillico dall’indicazione che si tratta di un ristorante. Fatto non insolito in un paese dove abbondano le catene della ristorazione con nomi italiani scritti nel nostro alfabeto, come “Celentano”, “Silvio pizza” e anche “Koffee nostra”: così in Ucraina vedono il Belpaese, anche se certe prerogative non sono solo italiche. Incuriosito, entro: locale moderno e di buon livello, canzoni di Al Bano, Celentano e Nannini  di sottofondo. Coi figli mi siedo su eleganti divani vicino a un maxischermo che proietta video di località italiane trattandosi di un ristorante fusion, giapponese e italiano. In un paradiso culinario come l’Ucraina è insensato disertare la cucina locale, ma la sosta era imposta dal nome del ristorante e dal menù delle pizze, visti i loro nomi: “Capone” (senza Al), “Cosa nostra”, “Gambino”, “Mafia Campania”, “Mafia Maranciano” e “Mafia Calabria”. Proprio alla lettura di quest’ultimo tipo di pizza, coincidenza incredibile, sul maxischermo appaiono immagini di Aosta: il campanile di Sant’Orso, il suo chiostro, il Municipio, la piazza centrale e, visto dall’elicottero, il percorso dall’Arco d’Augusto a piazza della Repubblica! Poiché né sulla fronte mia né su quella dei miei figli si legge l’indicazione, diffusa in Valle d’Aosta, di allineati nei confronti di chicchessia, qualcuno potrebbe ritenere frutto di interessata fantasia quanto riportato. Per questo preciso che “Mafia” è una catena con vari ristoranti in Kiev e nella parte sud-orientale del paese, come verificabile su  http://www.mafia.ua, ove si può leggere il menù delle pizze e reperire il numero telefonico del locale da me indicato (il primo tra quelli in Dnipropetrovsk reclamizzati con foto nel sito): chiamando (ovviamente in inglese, il francese in Ucraina è presente quanto i panda per le strade), si ha conferma dei video sull’Italia contenenti anche  immagini di Aosta.

Concludo con un’ipotesi sulla coincidenza preindicata: e se il classico “nomen omen” andasse in questo caso modificato in “video omen”?

 


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