Da qualche parte saremoQuanti per sempre ho pronunciato?Di sana pianta m'invento le mie radici robusto come una querciavecchio come una sequoiaal ballo sembravo un albero di Natale
C'è qualcosa di me fuori di me?ho buttato ramiverso il solemi spingoleggeroC'è qualcosa di me fuori da ciò che sono ora?dai giuramenti infranti puoi contare la mia etàDendrocronologiae dagli anelli gettatila schiavitù sfuggitala mia dura cortecciabrilla di resina al mattinoMi squoto tutta notte febbrilmente per scrollarmela di dossoda piccologiocavo con le farfalle ed oraquant'immortali sarò statorinuncio alla linea alla freccia alla conseguenzala luce dei miei occhiti catturae tu fuori di mesei miarinuncio al viaggioBeh, io rinuncio, disse, nottetempo, scendendo dal treno Da qualche parte saremoDa qualche parte, saremoQuanto a loro, invisibili dacché altrove, spostati,presi nell'impegno di varcare un passatoche è la tua casa, tua moglie, il tuo colore preferito, la tua mano forte.Prendi tutto questo ed usalo come una fionda: un proiettile, cos'altro è, un proiettile.






