Colapesce e gli altri intellettualicchi

Creato il 03 agosto 2013 da Nto

quello che cantava “Brutta”, Colape’, fai pure questa di cover

ho letto che Colapesce dopo aver rivalutato con altri ‘fantasiosi’ artisti della sua generazione Max Pezzali, adesso ha pure interpretato una cover di Luca Carboni.
Il problema potrebbe essere:
1- questo ragazzo ama veramente quelle musichette di merda ’80/’90, non ha vissuto quel periodo di Festivalbar in playback e non si rende conto
2- chi gli produce i dischi avrà all’incirca 35-40 anni e di nascosto nel 1990 ascoltava quelle canzonette al riparo dagli amici che lo avrebbero sfottuto
3- pare che nel 201? ripescare nel sacchetto della spazzatura, appunto cose di cui nessuno sentiva la mancanza, sia la massima espressione della creatività. Basta aggiungere ‘suoni moderni’ ed il gioco è fatto!
4- se da una parte la musica pop oggi va avanti grazie ai Talent, il pop indipendente cerca di prendere in contropiede il mercato ufficiale, cercando di essere il più trash possibile; sappiamo che i cantanti durano uno-due dischi e che forse non ci ricorderemo di Colapesce come ci eravamo felicemente dimenticati di Pezzali e Carboni.

Significa forse che anche il pop indipendente non ha dietro produttori che credono veramente in queste nuove proposte? Significa che i produttori indipendenti non rischiano in un’epoca in cui della musica pop non importa a nessuno? Significa che non vi è interesse nel portare quella giusta dose di innovazione di cui anche la canzonetta ha bisogno?

Se non avete capito ancora, le mie parole sono in difesa della musica pop. La canzonetta ha tutto il diritto di esistere e sarebbe stupido chiedere alle persone di ascoltare sempre e solo roba impegnata e complessa.
La canzonetta è morta due volte: negli ’80/’90, svuotata di significato, negli anni 201?, reinterpretando lo svuotamento con un revival che di fresco ha solo l’età degli interpreti.

La cosa più triste, sono i ragazzi molto giovani che invece di ascoltare Clementino, Fibra, Killa e Fedez, ascoltano questa merda spacciata per roba alternativa, ragazzini che si sentono più fichi degli altri.
Spero che l’hip-hop distrugga i tristissimi Colapesci & co, almeno i rapper non se la tirano come gli intellettualicchi e a modo loro, li prendono pure per il culo


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