Pure i Cold Steel si riformano! Chi?? Beh, effettivamente la risposta è quella giusta. Non si tratta sicuramente di un gruppo che ha fatto la storia del metal, e forse anche la serie B è troppo per loro. Personalmente li ricordo per il loro demo del 1988 Dead By Dawn, ristampato su 12″ nel 1990 per la linea di culto CGG Underground Series (insieme a Mercyless, Brutal Obscenity, Leprosy e ad altri Carneadi). Un gruppo piacevole, thrash metal piuttosto tecnico che nel 1988 risultava ancora sensato. Il loro debutto sulla lunga distanza (Freakboy) usciva però fuori tempo massimo: nel 1992 il thrash metal aveva cessato di essere oggetto di interesse per molti e la qualità mediocre del disco non ha certo aiutato. Dopo essersi sciolti nel 1993 a seguito di un ep sempre su Turbo Music intitolato Bracing The Fall, le loro tracce sono scomparse, dimenticati da tutti se non dai maniaci del thrash come il sottoscritto. È sorprendente ritrovarli all’opera dopo venti anni, sicuramente non lo fanno per soldi come altri gruppi che si sono riformati per suonare ai festival e poi sparire di nuovo. Lo sforzo di proporre nuovo materiale è tangibile e l’etichetta è piccola ma rispettata. Eppure, nonostante tutta la buona volontà, è un disco che non lascia una buona impressione. America Idle sembra uscito veramente due decine d’anni fa quando il thrash si barcamenava fra il dazio pagato ai numi tutelari, la voglia di suonare personali e il sacrificio dell’impatto a favore dello sfoggio tecnico. I pezzi scorrono piacevolmente solo quando la velocità aumenta e l’effetto nostalgia diventa rimarchevole, quando invece indulgono in qualsiasi altra cosa diventano di una noia mortale (qualsiasi thrasher ultratrentenne si ricorderà lo smaronamento nell’ascoltare dischi come Force Of Habit degli Exodus o The Ritual dei Testament). Voto: consigliato solo a fan di Despair, Quick Change, Wargasm o Primal Scream. Chi cazzo sono? Ecco, appunto…
01. America Idle
02. Blood Secrets
03. You Lose!
04. Blink Of An Eye
05. Ashes To Ashes