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Colibrì

Creato il 27 ottobre 2012 da Enrico
Colibrì
Colibrì
Il Colibrì è l’uccello più piccolo del mondo, ne esistono 342 specie, distribuite nel Nord e sud America, passando dall'Alaska a nord, alla Terra del Fuoco a sud, compreso l'arcipelago caraibico. I più piccoli sono il Colibrì Elena (calypte helenae) e il Colibrì di Vervain (mellisuga minima) pesano circa 2 grammi e sono lunghi 5,7 cm (di cui 1,25 cm occupati dal solo corpo, il resto da coda e becco).Il più grande è il Colibrì Gigante (patagona gigas) che pesa quasi 20 g ed è lungo 21,5 cm.
Il piumaggio dei colibrì ha splendidi colori iridescenti molto più accentuati nei maschi adulti.
In volo può raggiungere velocità elevate da 30 a 60 Km m/h ed oltre, ma può anche volare all’indietro, completamente capovolto o rimanere immobile nell’aria mentre sugge il nettare di un fiore o i piccoli ragni ed insetti, trovati nei fiori o catturati mentre vola. Questo tipo di volo è reso possibile dalla sorprendente velocità con cui batte le ali: 12-80 battiti al secondo e nelle fasi di corteggiamento può arrivare oltre i 100 battiti al secondo, secondo le specie. Il becco è appuntito, diritto o leggermente ricurvo. I colibrì vivono in media 4-5 anni.
È la femmina che prepara il nido dopo l’accoppiamento e vi depone uno o due uova, il maschio non contribuisce all’allevamento dei piccoli. Per la costruzione utilizza muschio, licheni, fili d'erba, peli di animale, piume, ragnatele, legati e fissati alle foglie o ai filamenti vegetali con nettare rigurgitato, usato come colla.
Gli Aztechi adoravano il dio “colibrì azzurro “ e gli innalzarono un tempio.
I Nazca lo ritrassero in Perù, in un enorme disegno visibile solo dall’alto ( disegni Nazca.)
Antiche civiltà americane lo consideravano la reincarnazione dei guerrieri caduti in battaglia e la rappresentazione in terra del dio Sole.
Cristoforo Colombo lo descriveva come “piccolo meraviglioso uccello tanto diverso dai nostri”.
Nel XIX secolo migliaia di Colibrì furono uccisi e utilizzati impagliati come decorazione, si arrivò a inserirli nei cappellini delle signore come ornamento.
Sembra che un commerciante londinese importò in un anno più di 400.000 pelli di Colibrì. Oggi esistono molte associazioni, non a scopo di lucro, che si interessano allo studio e protezione di questi uccelli .

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