Magazine Gadget

Colin McRae Rally Remastered – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 26/08/2014

Cover Colin McRae Rally Remastered

PC TESTATO SU
PC

Genere: ,

Sviluppatore: Codemasters

Produttore: Codemasters

Distributore: Digitale

Lingua: Italiano

Giocatori: 1

Data di uscita: 27/06/2013

VISITA LA SCHEDA DI Colin McRae Rally Remastered

Pro-1Volendo si può essere rimborsati Contro-1La sola presenza nel catalogo Steam è un affronto a dozzine di giochi meno costosi e decisamente più validi

Pro-2Sedetevi intorno ad un fuoco ed azionate il freno a mano: risate assicurate! Contro-2Fondamentalmente ignobile

Qualcuno potrebbe non essere d’accordo, ma sono convinto che dopo l’hype sia la nostalgia il fattore che porta molti videogiocatori a sbagliare i loro acquisti, a volte di brutto. Come chi verso inizio agosto ha aperto incurante lo store di Steam e si è ritrovato in bella vista un certo Colin McRae Rally Remastered. C’è chi è cresciuto con il capostipite della saga Codemasters, e magari vorrebbe rivivere quei ricordi ma non può a causa dei problemi di incompatibilità con i più recenti sistemi operativi o la morte della propria console, o chi come il sottoscritto si è affezionato al brand solo successivamente, e non gli dispiacerebbe riscoprirne le origini; la premessa è invitante, il costo contenuto, cosa potrebbe mai andare storto? E dopo aver sborsato a cuor leggero il modesto importo, mentre si attende il mai troppo rapido download, si fa qualche ricerca in rete, giusto per farsi un’idea del lavoro compiuto per questo remake, trattandosi a conti fatti di un gioco del ’98, e qui ha inizio l’escalation che ci ha “leggermente” fatto pentire dell’acquisto: in primis il titolo si basa su Colin McRae Rally 2.0, classe 2000, il secondo della serie, non il primo, sorvolabile, in quanto viene tuttora definito uno dei migliori, se non il migliore; tuttavia, dall’opera originale sono stati tagliati diversi contenuti, riducendo il tutto a sole 4 vetture e 3 location, una miseria, ma ancora accettabile per via del prezzo budget, così come però feature e modalità, e infine, ciliegina sulla torta, parliamo di un porting da iOS, sulla scia di Deus Ex: The Fall et similia… Altro che remaster. Vi lascio anticipare le conclusioni…

collinmcrearally

LA VERNICE è FRESCA, IL MOTORE UN PO’ MENO…

Pur con tutte le riserve del caso, non ci sembra affatto professionale denigrare un titolo a priori impuntandoci sulle sue origini, dopotutto a capo del progetto c’è la stessa Codemasters, mica gli ultimi arrivati, e sono parecchie le conversioni da mobile degne di nota, come ad esempio… Ehm, avete capito. Il punto è che, trattandosi di un porting diretto, parco di ottimizzazioni o migliorie di sorta, è sufficiente avviare il gioco per incappare nelle prime magagne, che denotano uno scripting alquanto pigro (o volutamente sbrigativo): i menù sono spogli e gran parte dello schermo è occupato a vanvera dalle singole voci (essendo stati concepiti appunto per smartphone o tablet, le cui dimensioni contenute esigono chiarezza e pulizia), la navigazione vanta l’elasticità di un ramoscello di legna da ardere, il doppio tocco applicato a mouse e tastiera è a dir poco improponibile e molto più macchinoso di quanto non si creda, idem i tempi morti tra un input e l’altro, inoltre i settaggi video sono ridotti all’osso, complice l’utilizzo di Unity rispetto all’Ego, che lo rende sì leggero per le prestazioni e versatile a livello di codice, ma tutt’altro che spettacolare una volta in movimento, ma sull’argomento torneremo a breve. Parlando del titolo in sè, il concetto di remaster nel suo caso non è assolutamente da interpretare come un perfezionamento, o una fedele riproposizione in alta definizione a dirla tutta, anzi, quasi tutte le modalità e gli extra che caratterizzavano i vecchi fasti sono stati brutalmente rimossi, come il Rallycross, o l’intero comparto multigiocatore, infrangendo ovviamente anche le speranze di chi magari auspicava l’implementazione di una componente online, o uno straccio di leaderboard collegata ai server di Steam, lasciando al suo posto praticamente la sola campagna in singolo, mutilata dal parco auto risicato e dal calendario esiguo. Il colpo di grazia però ci ha pensato a infliggerlo la cesura del setup del veicolo prima di ogni rally, dettaglio tutt’altro che trascurabile, in quanto va a minare uno degli elementi più appaganti in un racing game, amplifica l’incombente monotonia e, diciamolo apertamente, è anche una bella fregatura nei confronti dei fan del genere.

Dal punto di vista del gameplay, gli sviluppatori sono riusciti se non altro ad emulare con una certa efficacia il feeling dei Colin McRae Rally di un tempo, sebbene rispetto al 2.0 il modello di guida risulti un pelo più “realistico”, o rigido se proprio vogliamo evitare termini facilmente fraintendibili, avvicinandosi principalmente al 2005 che non ai suoi progenitori di matrice arcade. L’auto scivola con estrema facilità sullo sterrato, perdere il controllo è questione  di un attimo, basta una distrazione, o una mossa azzardata, ragion per cui si tende ad avere un approccio abbastanza ragionato, centellinando l’acceleratore e frenando quel tanto da non bloccare le ruote e favorire la derapata per affrontare con maggior scioltezza la curva. Senza dubbio la parte più riuscita del pacchetto, tuttavia sono ravvisabili diversi compromessi per rendere l’esperienza fruibile grossomodo da chiunque, scelta dettata dall’utenza media che ritroviamo su dispositivi mobile, a cui Codemasters ha fatto riferimento, che chiaramente non è stata controbilanciata ora che il titolo è approdato su PC, a completo sfavore dei corridori più smaliziati: il senso di velocità è stato sensibilmente ridotto, l’IA è inesistente, non ai livelli di Big Rigs ma quasi, visto che abbiamo sempre chiuso in prima posizione e non senza almeno 20 secondi di vantaggio, e i danni ai componenti… Boh, qualunque cosa ci sia passata tra le mani è stata appositamente demolita, ciononostante tranne un irritante sferragliare all’altezza del cofano le performance non sembravano in qualche modo influenzate.

E tecnicamente invece come siamo messi? Se si guarda alla sola carrozzeria e al fondo stradale tutto sommato l’impatto non è male, certo non ai livelli di un DIRT a caso (neanche di un CMR 04 o 2005) considerato l’utilizzo di modelli poligonali, filtri ed effetti d’illuminazione risalenti a un paio di generazioni fa (anche qui gli standard di Unity si fanno sentire), ma sempre meglio delle pessime collisioni (sovente ci è capitato di incastrarci con i muri o peggio il terreno) e della fisica imprevedibile (la pagina dedicata di Steam è piena di scatti abbastanza eloquenti). Ci sarebbero da segnalare anche cespugli bidimensionali, alberi “stalker” e muri di texture invalicabili che fanno tanto fine anni ’90, ma ci piace pensarla come ad una reminiscenza dell’originale, per quanto inconcepibile nel 2014… Fosse gratis… Godibile come da tradizione il rombo stock dei motori, meno le altre fonti, come il gracchiare convulso di un telaio al limite, l’esilarante leva del freno a meno (stile utilitaria scassata) e le dannate trombe degli spalti, un cancro per i timpani. Forse quei sette euro non erano poi così pochi… Colin McRae Rally Remastered – Recensione IN CONCLUSIONE
Fino a un paio di anni fa il "cestino" del gaming, dove software house più o meno piccole riversavano a tempo perso dozzine di titoli scadenti dai costi di produzione pressoché inesistenti, era il povero Wii (e prima di lui PS2, PS1, NES e così via), la cui utenza di casual gamer disinformata garantiva di piazzare quel migliaio di copie sufficienti a fomentare questo "fiorente" mercato. Come una moda, con la dipartita della console Nintendo il trend (così come i suoi scalmanati sostenitori) si è trasferito su dispositivi mobile, risultando in un ulteriore incremento del bacino d'utenza e un altrettanto maggiore circolo monetario, da cui sono emersi abomini come questo Colin McRae Remastered. Cosa importa se con l'originale ha poco e niente da spartire, un sacco di contenuti sono stati troncati senza ragione, ricicla asset del ventesimo secolo e qua e là insorgono pecche vergognose per un racing game, o un gioco del 2014 in generale, tanto la maggior parte di coloro che lo acquisteranno non ne sanno un cavolo comunque, e saranno contenti di sgommare sul fango col loro macchinone. È sempre stato così, no? Cos'è che ci fa davvero imbestialire? Il fatto che con le agevolazioni odierne realizzare una conversione non costa praticamente nulla (non un male, ci mancherebbe), e questo dà il diritto alle software house di spalare i loro prodotti (per carità, probabilmente validi o "adatti" sui sistemi di origine, non ci azzardiamo certo a fare di tutt'erba un fascio) altrove senza prendersi la briga di adattarli al contesto e ai suoi giocatori, e anzi pompandone il prezzo di listino, fregando quei fiduciosi fessi come il sottoscritto, tratti in inganno dal marketing disonesto e dall'assenza di informazioni sulla rete al momento della release . No, ormai lo avrete capito, il voto aspro non riflette completamente le qualità del titolo (resterebbe invero un'insufficienza, seppur non così piena), ma un insieme di fattori che riflettono perfettamente la piega che sta prendendo il mondo videoludico, oltre ai mal di testa causati dalle vuvuzela del pubblico. Un consiglio? Non sprecate le vostre paghette, conservate intatti i vostri ricordi del buon vecchio Colin McRae Rally, o ripiegate altrove, nella stessa fascia di budget c'è un mondo a cui rivolgersi. ZVOTO 4

Niente voto dei lettori. V6 is coming...
PEEE-PE-PE-PE COSA SIGNIFICA PER NOI QUESTO VOTO? SCOPRILO LEGGENDO I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE!!!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :