Collateral Murder (se ne parlava qui) è stato uno dei punti più clamorosi messi a segno da Wikileaks. Lo smacco per l’esercito americano però occorreva fosse riparato e così il Post, riprendendo la notizia di Wired, racconta che il Pentagono arresta la fonte che ha passato il video ripreso dall’elicottero Apache al progetto di Julian Assange:
L’FBI, in collaborazione con l’esercito americano, ha ora arrestato Bradley Manning, un ventiduenne analista dell’intelligence sospettato di aver passato il video a Wikileaks. Manning, che è dislocato a Baghdad, aveva condiviso il proprio gesto con Adrian Lamo, un ex hacker che aveva conosciuto online. Il soldato aveva raccontato a Lamo di aver passato a Wikileaks anche altri tre documenti riservati: un video di un raid aereo in Afganistan, un rapporto del Pentagono sulla minaccia Wikileaks e un documento con la stesura di 260.000 comunicazioni tra diplomatici statunitensi. Nonostante Adrian Lamo abbia in passato contribuito economicamente al progetto Wikileaks, ha comunque deciso di segnalare Manning alla polizia, considerando pericoloso il suo atteggiamento rispetto alla sicurezza nazionale.
Leggendo le informazioni disponibili, la falla nel sistema di anonimato di Wikileaks è stato nella fonte, attualmente rinchiusa in Kuwait per diffusione di notizie classificate, e non nel sistema in sé.