Il mio diario di viaggio è giunto quasi al termine. Penultima tappa di questa meravigliosa settimana toscana: Colle Val d’Elsa.
Paese distribuito su tre livelli urbanistici, tra i quali il piccolo borgo medievale, è rinomato per la produzione di cristallo artigianale, per questo chiamato la boemia d’Italia, si pensi che può vantare il 15% della produzione mondiale e il 95% della nazionale.
Abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio gratuito ai piedi del borgo e siamo saliti mediante delle scalette che ci portano sino alla Porta Nuova. Il borgo si snoda, tra palazzi nobiliari datati 500-600, sino al castello.
Proseguiamo tra le viuzze lastricate, incrociamo case-torri, tra le quali quella di Arnolfo di Cambio, coste e scalinate. Facciamo un salto alla “Grotta di Cristallo“, dove si lavora ancora il cristallo a mano. Show-room, risalente al 1370, dove professionalità, cortesia e pregiate opere illuminavano i nostri occhi estasiati. Non ho resistito ed ho comprato un gioiello. Lo avrete già visto se mi seguite su Instagram.Continuando la nostra esplorazione, visitiamo il Duomo e la splendida cripta dove si trova ancora una portantina originale che i fratelli utilizzavano per portare a mano, la salma sino al cimitero. Entrati nella cripta veniamo avvolti dalla melodica e coinvolgente voce dei frati che cantano la messa in latino nascosti dietro una porta.
Vista la calura estiva, decidiamo di prendere un fresco aperitivo, con la speranza che le botteghe aprino (cosa che non è accaduta). Ci fermiamo ai tavolini del Bar Caffè Caterina, appena fuori le mura, perché nel borgo (oltre un ristorante che apre tardi) non c’è nulla. Dopo aver atteso un po’ senza che nessuno arrivasse, scopriamo (o per meglio dire: vado a chiedere) che non c’è servizio ai tavoli (se anche fosse segnalato non è poi tanto evidente, io non ho visto il cartello da nessuna parte, mea culpa? mha!). Il servizio è pure lento eppure oltre noi c’era solo una coppia come clienti….Torno a casa, che è meglio, per tuffarmi al volo in piscina. Per pranzo approffittiamo della salvia, che abbiamo fuori in giardino, e cuciniamo delle ottime farfalle alla salvia, piatto rapidissimo e leggero dopo un’oretta in ammollo.