From Alexander McQueen’s and Sophia Kokosalaki’s ateliers, after four seasons of his own collections, Michael van der Ham, dutch fashion designer, deep connoisseur of fabrics and of the art of patchwork, enchanted once and for all with the SS 2011 collection that he presented at last september’s London Fashion Week.An assemblage of fabrics with almost optical combinations and movements wich make the dress an alive work of art.Chiffon, silk, jersey and satin have been joined together with needle and thread vortex wich remember a labyrinth.Wings of fabric arise unexpectedly and uncover hidden imaginaries like in a night dream.The masterly tailor work allows Michael van der Ham to experiment without the risk to become inelegant, while the knowledge of fabrics and colors allows him to harmonize the dress and to tame the patchwork.His creations made want to create, to take old fabric remnants, buttons, trimmings and to play with needle and thread.Those ones are authentic creations, they are examples of a genuine inventiveness, released from maniacal pursuit of trend.//Dagli atelier di Alexander McQueen e di Sophia Kokosalaki, dopo quattro stagioni di collezioni tutte sue, Michael van der Ham, fashion designer olandese profondo conoscitore del tessuto e dell’arte del patchwork ipnotizza questa volta definitivamente, con la collezione primavera/estate 2011 presentata a Londra il settembre scorso.Un assemblage di tessuti con accostamenti quasi optical, movimenti che rendono l’abito un’opera con vita propria.Chiffon, seta, crêpe, jersey e raso uniti tra loro da vortici incomprensibili di ago e filo che ricordano i percorsi di un labirinto.Ali di stoffa si presentano all’improvviso, e come in un sogno notturno, scoprono immaginari nascosti.Il sapiente lavoro sartoriale permette a Michael van der Ham di sperimentare senza rischio di cadere nell’ineleganza, la grande conoscenza di tessuti e colori gli permette di armonizzare l’abito e addomesticare il patchwork.Le creazioni dello stilista olandese fanno venire voglia di creare, di andare a cercare vecchi scampoli di stoffa, bottoni, passamanerie, di giocare con ago e filo. Si parla di creazioni autentiche, esempi di creatività genuina, svincolate dalla maniacale ricerca del trend.Thanks for reading,with love.Sara Ottavia C.
From Alexander McQueen’s and Sophia Kokosalaki’s ateliers, after four seasons of his own collections, Michael van der Ham, dutch fashion designer, deep connoisseur of fabrics and of the art of patchwork, enchanted once and for all with the SS 2011 collection that he presented at last september’s London Fashion Week.An assemblage of fabrics with almost optical combinations and movements wich make the dress an alive work of art.Chiffon, silk, jersey and satin have been joined together with needle and thread vortex wich remember a labyrinth.Wings of fabric arise unexpectedly and uncover hidden imaginaries like in a night dream.The masterly tailor work allows Michael van der Ham to experiment without the risk to become inelegant, while the knowledge of fabrics and colors allows him to harmonize the dress and to tame the patchwork.His creations made want to create, to take old fabric remnants, buttons, trimmings and to play with needle and thread.Those ones are authentic creations, they are examples of a genuine inventiveness, released from maniacal pursuit of trend.//Dagli atelier di Alexander McQueen e di Sophia Kokosalaki, dopo quattro stagioni di collezioni tutte sue, Michael van der Ham, fashion designer olandese profondo conoscitore del tessuto e dell’arte del patchwork ipnotizza questa volta definitivamente, con la collezione primavera/estate 2011 presentata a Londra il settembre scorso.Un assemblage di tessuti con accostamenti quasi optical, movimenti che rendono l’abito un’opera con vita propria.Chiffon, seta, crêpe, jersey e raso uniti tra loro da vortici incomprensibili di ago e filo che ricordano i percorsi di un labirinto.Ali di stoffa si presentano all’improvviso, e come in un sogno notturno, scoprono immaginari nascosti.Il sapiente lavoro sartoriale permette a Michael van der Ham di sperimentare senza rischio di cadere nell’ineleganza, la grande conoscenza di tessuti e colori gli permette di armonizzare l’abito e addomesticare il patchwork.Le creazioni dello stilista olandese fanno venire voglia di creare, di andare a cercare vecchi scampoli di stoffa, bottoni, passamanerie, di giocare con ago e filo. Si parla di creazioni autentiche, esempi di creatività genuina, svincolate dalla maniacale ricerca del trend.Thanks for reading,with love.Sara Ottavia C.
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