Magazine Palcoscenico

Colleghi e malinconia

Creato il 05 agosto 2010 da Musicamore @AAtzori

coroQualche sera fa, durante una delle nostre trasferte,  ho notato fra il pubblico, due nostri colleghi pensionati. Con gioia  ci siamo avvicinati a salutarli.
Erano commossi nel rivederci . Un collega ormai ultraottantenne, vedovo, ci trasmetteva la sua gioia nel dirci che da qualche mese un’altra collega pensionata aveva acquistato casa vicino a lui. Da quel dì si vedono spesso per passare insieme le giornate, e soprattutto andare ai concerti, come quello cui stavano per assistere, ricordando i bei tempi andati. Lui ha trovato l’appoggio in lei, amichevole e disinteressato (ha sottolineato), e ciò sta dando un nuovo scopo alla sua vita.
Anche lei ci ha raccontato della sua vedovanza recente e della malinconia che in qualche momento l’ assale, ma che, grazie alla fede, riesce a superare.
Insieme poi , prima di cominciare, ci siamo recati nell’istituto religioso che ci ospitava, per bere un po’ d’acqua e sistemarci l’abito da concerto.
Scopriamo per caso che, all’interno di questa struttura, si trova un’altra nostra ex collega  che, dal giorno in cui è andata in pensione, nessuno aveva più visto.
Scopro con tristezza che è affetta da demenza senile.
La suora che l’assiste ci dice di come la malattia le abbia fatto perdere la memoria su tutto ma che, quando parla della sua professione artistica le si illuminano gli occhi e ricorda ancora. Avremmo voluto salutarla , ma abbiamo capito che era già a riposo sotto l’effetto di farmaci.
Insomma una serata malinconica. Alla fine del concerto, con l’ultimo brano: “Va Pensiero”, mi si è stretto il cuore a vedere i miei due ex colleghi in prima fila commossi nel ricordare le tante volte che insieme avamo cantato e bissato quel brano.


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