Magazine Collezionismo
Il collezionismo tolkieniano non si limita, almeno per quano riguarda l’aspetto librario, alle opere legate alla Terra-di-Mezzo o altri racconti brevi del prof. J.R.R. Tolkien. In una collezione che si rispetti, almeno per quanto mi riguarda, non possono mancare anche quelle opere cosiddette “accademiche” che in un certo senso in questi ultimi anni sono arrivate sugli scaffali delle librerie come l’ultima The Fall of Arthur.
In questo breve articolo, presento alcune delle opere direttamente o indirettamente si legano al nome del professore britannico a noi tanto caro.
Ecco alcuni dei libri presenti nella mia collezione
Prima fila Þe Liflade ant te Passiun of Seinte Iuliene (1961) Ancrene Wisse (1962) Ancrene Riwle (1955) Fourteenth Century Verse & Prose[With Glossary] (1962)
Seconda fila Beowulf: The Monsters and the Critics (1971) Pearl (1953) Chaucer, The Pardoner’s Tale (1958) Beowulf and the Finnesburg Fragment (1950)
Terza fila Elizabethan Acting (1951) The Open Door to poetry: An Anthology (1931) Fifty New Poems for Children (1922) Fifty New Poems for Children (1924)
Quarta fila Middle English “Losenger” (1953) Sir Gawain and the Green Knight (1925) Sir Gawain and the Green Knight (1930)
Þe Liflade ant te Passiun of Seinte Iuliene (1961)
Questo libro è la tesi pubblicata da Simonne d’Ardenne che le ha permesso di diventare professore all’Università di Liegi in Belgio. È stato pubblicato nella Bibliothèque de la Faculté de Philosophie et Lettres de l’Université de Liège nel 1936 (Fasc. LXIV) è stato inserito nella serie della Early English Text Society (n. 248) nel 1961. Tranne che per l'elenco di Corrigenda a pp XIII, XIV, in questa edizione stampato per la prima volta, il libro originale è riprodotto senza alcun cambiamento. Nel 1990 è stato ripubblicato con piccole correzioni e nell’edizione simile a quella del 1961 ma con rilegatura amaranto.
Ancrene Wisse (1962) Si tratta di una edizione del Ancrene Riwle o Ancrene Wisse curato da Tolkien, un manoscritto del XIII secolo noto come MS. CCCC 402 or MS. Corpus Christi College Cambridge 402 - A Rule for Nunnes or Recluses - Ancrene Wisse. 3.000 copie stampate. Tolkien fu formalmente incaricato dalla Early English Text Society nel 1935 di modificare il manoscritto per la pubblicazione, ma a causa dei ritardi infiniti, non venne pubblicato fino al 1962. La maggior parte del libro consiste in una trascrizione del testo line-by-line, con ampie note. Guide for Anchoresses, titolo originale in medio inglese Ancrene Wisse o Ancrene Riwle, in italiano La Regola delle anacorete, è un manuale monastico per le anacorete* scritto nel Duecento in medio inglese. Il più antico manoscritto è conservato a Cambridge. Ne esistono altri 10 in lingua originale, più alcune versioni in anglonormanno e in lingua latina. È stato scritto per tre sorelle che dovevano entrare in convento come recluse. Vi sono vari spunti interessanti sulla vita quotidiana del XIII secolo e sulla vita monastica. La prosa molto fluida rende il testo il primo scritto in inglese con la volontà di renderlo artistico.
Ancrene Riwle (1955) Guide for Anchoresses, titolo originale in medio inglese Ancrene Wisse o Ancrene Riwle, in italiano La Regola delle anacorete, è un manuale monastico per le anacorete* scritto nel Duecento in medio inglese. Il più antico manoscritto è conservato a Cambridge. Ne esistono altri 10 in lingua originale, più alcune versioni in anglonormanno e in lingua latina. È stato scritto per tre sorelle che dovevano entrare in convento come recluse. Vi sono vari spunti interessanti sulla vita quotidiana del XIII secolo e sulla vita monastica. La prosa molto fluida rende il testo il primo scritto in inglese con la volontà di renderlo artistico. *Anacoreta (dal greco ἀναχωρητής anachōrētēs, derivato da ἀναχωρεῖν anachōrêin, ritirarsi) è detto un religioso che abbandona la società per condurre una vita solitaria dedicandosi all'ascesi, alla preghiera ed alla contemplazione. L'anacoretismo, nell'evoluzione del monachesimo, è una forma intermedia tra ascetismo e cenobitismo, caratterizzata da isolamento, non sempre totale, preghiera, lavoro per il proprio sostentamento e austerità della vita.
Fourteenth Century Verse & Prose[With Glossary] (1962) Include il glossario redatto da Tolkien ‘A Middle English Vocabulary’ da pagina 293 in poi. La prima edizione di ‘Fourteenth Century Verse & Prose’ vide la luce nel 1921 ma solo nel 1922 apparve con un ‘Middle English Vocabulary’ redatto da J.R.R. Tolkien. Dopo la sua pubblicazione sono apparse alcune edizioni del 1921 sprovviste del Vocabolario e altre, sempre dello stesso anno, con allegato il lavoro di Tolkien. Il Vocabolario di Tolkien era destinato ad essere incluso già nella prima edizione ma a causa di un ritardo, alcuni copie ne furono sprovviste. Vi sono anche edizioni prive del glossario nello specifico, le edizioni in tela rosso scuro comprendono il lavoro di Tolkien al contrario di quelle blu che ne sono prive. Le uniche eccezioni risultano essere le ristampe 9 e 10 del 1948 e del 1950, dove entrambe le varianti presentavano il Glossario. Anche in questa edizione, stranamente, nell'indice non compare 'A Middle English Vocabulary" di J.R.R. Tolkien.
Beowulf: The Monsters and the Critics (1971) "Beowulf: The Monsters and the Critics" è stata una lezione tenuta dal prof. J.R.R. Tolkien il 25 novembre 1936 su un poema eroico in antico inglese qual è il Beowulf al Sir Israel Gollancz Memorial Lecture British Academy. È stato pubblicato la prima volta in quell'anno in Proceedings of the British Academy, e da allora è stato ristampato in numerose raccolte, la più significativa la raccolta di pubblicazioni accademiche dello stesso Tolkien, curata dal figlio Christopher nel 1983, sotto il titolo di The Monsters and the Critics and Other Essays. Questo documento è considerato come un lavoro formativo sui moderni studi del Beowulf. In questo suo discorso, Tolkien si rivolge ai critici che lo hanno preceduto che sembrano disprezzare l’autore del Beowulf in quanto “ha messo le cose irrilevanti al centro e quelle importanti ai margini" riferendosi (“cose irrilevanti”) a Grendel e il Drago e per le "cose importanti" alla politica dei re nordici dell'Alto Medioevo.
Pearl (1953) Pearl è un poema scritto nel XIVesimo secolo in metro allitterativo in antico inglese. Il suo autore è sconosciuto, ed è chiamato "Pearl poet" o "Gawain poet", e viene generalmente indicato, sulla base del linguaggio e dell’accomunanza stilistica, con l'autore di Sir Gawain and the Green Knight, Patience and Cleanness or Purity, St. Erkenwald . La prima pubblicazione è stata della Early English Text Society (o.s. 1) a cura di Richard Morris, nel 1864, mentre l’edizione standard moderna è stata curata da E.V. Gordon (Oxford, 1953). L'edizione più recente è uscita nel 2007, a cura di Malcolm Andrew e Ronald Waldron, con una traduzione in prosa su CD-ROM.
Chaucer, The Pardoner’s Tale (1958) È un libretto all’apparenza di poco conto ma che, dedicandogli la giusta attenzione, si dimostra davvero interessante. È un’edizione del 1966 di The Pardoner’s Tale e i curatori sono molto legati alla figura di J.R.R. Tolkien. Si tratta di Christopher Tolkien e Nevill Coghill. Il primo, Christopher, oltre ad essere figlio del professore e curatore delle opere postume nate dall’organizzazione degli appunti paterni, è stato insegnante di Lingua Inglese al New College di Oxford, ruolo che ha ricoperto dal 1964 al 1975. E, in questa edizione compare come Fellow of New College, Oxford. Il secondo, Nevill Henry Kendal Aylmer Coghill (19 aprile 1899-6 novembre 1980), oltre ad essere un importante studioso di letteratura Britannico, noto soprattutto per la sua versione nel moderno inglese dei Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer, è stato anche membro del gruppo degli Inklings assieme a C.S. Lewis, Charles Williams e lo stesso J.R.R. Tolkien. Il racconto dell'Indulgenziere (The Pardoner's Tale), o del Venditore d'Indulgenze, è la quattordicesima novella, la seconda del sesto frammento, cantata ne I racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer. Un parroco svolge la sua attività di cappellano spinto dal puro desiderio di arricchirsi ai danni dei suoi parrocchiani e sfrutta la sua abilità dialettica per convincere a chiedere il perdono, dietro lauto compenso, anche chi non avesse effettivamente commesso peccati gravi. Questo racconto presenta molte analogie con la novella di Frate Cipolla presente nel Decameron di Giovanni Boccaccio, che tratta una storia per certi versi simile anche se stilisticamente narrata in modo molto diverso. Stilisticamente il racconto è strutturato in due parti, un prologo e il racconto vero e proprio. Nell'originale entrambe le sezioni sono scritte sotto forma di poesia, in versi in rima baciata.
Beowulf and the Finnesburg Fragment (1950) Il testo si riferisce a “Il Frammento di Finnsburg (o Finnsburh in anglosassone), un componimento della poesia epico-eroica dell'VIII secolo, scritto in antico inglese. Esso è formato da 48 versi allitteranti, che narra la battaglia tra Dani e Frisoni, la cui mitica origine è fatta risalire all'eroe Finn. Lo stesso materiale è ripreso nel Beowulf, dove uno scop evoca alla corte di Hroðgar gli sviluppi che hanno avuto origine da quella battaglia. Il Frammento di Finnsburg e il Carme di Ildebrando, in alto tedesco antico, costituiscono gli unici esempi della forma più arcaica di poesia germanica, il breve canto eroico”.
Elizabethan Acting (1951) Tolkien è stato anche uno dei curatori generali per l’Oxford English Monographs, una serie che lo vide presente dalla prima pubblicazione nel 1940 fino al suo ritiro nel 1959. Si suppone, senza giusta conferma, che egli abbia partecipato anche come capo redattore nel maggior parte del periodo che dedicò alla serie. Uno scritto a firma di Tolkien, però, compare solo come nota introduttiva al volume del 1958 ‘The Old English Apollonius of Tyre’ edito da Peter Goolden dove spiegava il ritardo della pubblicazione dell'edizione di Goolden. Lo stesso Goolden scrive nella sua introduzione: "Sono anche in debito con i redattori dell’Oxford English Monographs per aver intrapreso la scrittura della pubblicazione, in particolare con il professor J.R.R. Tolkien, che ha gentilmente suggerito revisioni nella presentazione e nello stile, e questi miglioramenti sono stati molto apprezzati
Fifty New Poems for Children (1922) Il volume in questione è la prima edizione del 1922 che riporta il primo lavoro pubblicato da J.R.R. Tolkien e apparso per la prima volta nel 1915 all’interno della raccolta “Oxford Poetry”: Goblin Feet. La pubblicazione è certamente particolare anche perché l’autore de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit è menzionato sempre come TOLKEIN. Infatti l’errore è presente all’inizio nei “Contents”, in calce alla poesia e nell’indice. Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1922 da Basil Blackwell anche se il libro non fornisce una data certa della pubblicazione, il 1922 può essere assunto da diverse fonti come gli elenchi dei cataloghi della British Library. È stato ristampato nel 1924 e nel 1929. I primi due versi di questa poesia, appaiono nella biografia di Humprey Carpenter, mentre i versi II, III e IV sono presenti in Tolkien and the Great War. La poesia è stata anche stampata ne Lo Hobbit annotato da Douglas A. Anderson.
The Open Door to poetry: An Anthology (1931) Questa raccolta di poesie comprende anche la famosa “Goblin Feet” di J.R.R. Tolkien. Componimento già apparso per la prima volta nel 1915 all’interno della raccolta “Oxford Poetry”, e successivamente nella prima edizione del 1922 di Fifty new Poems for Children edito da Basil Blackwell. La pubblicazione è certamente particolare anche perché l’autore de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit è menzionato sempre come TOLKEIN. Infatti l’errore è presente all’inizio nei “Contents”, in calce alla poesia e nell’indice. Di questo, come dell’edizione del 1922.
Middle English “Losenger” (1953) Contiene il testo dell’intervento tenuto da Tolkien, Middle English “Losenger” pp. 63-76, in qualità di Professore del Merton College di Oxford e in rappresentanza della stessa, al Congrés international de philologie moderne, tenutosi a Liège (Belgio) dal 10 al 13 settembre 1951 in occasione del LX anniversario delle sezioni di filologia germanica e di filologia romana della Faculté de Philosophie et Lettres de l'Université de Liège.
Sir Gawain and the Green Knight (1925) Sir Gawain e il Cavaliere Verde o Sir Galvano e il Cavaliere Verde è un romanzo allitterativo scritto in medio inglese e risalente al tardo XIV secolo narrante un'avventura di Galvano, un cavaliere appartenente alla Tavola Rotonda. In questo racconto Galvano accetta la sfida lanciata da un misterioso cavaliere completamente verde nei capelli, vestiti e pelle. Il Cavaliere Verde dichiara che permetterà a chiunque di infliggergli un colpo di ascia senza che esso si difenda se egli stesso potrà restituire il colpo esattamente dopo un anno e un giorno. Gawain accetta la sfida e con un sol colpo decapita lo sfidante, questi non muore ma raccoglie la sua testa, balza a cavallo e rimembra a Galvano che gli deve soddisfazione alla data concordata. La storia di Sir Galvano, impegnato nell'avventuroso viaggio per raggiungere il luogo prescelto ove riceverà il colpo, dimostra il suo spirito di cavalleria e lealtà. Il poema ci è giunto in un singolo manoscritto, codificato come Cotton Nero A.x, che contiene altre tre opere Pearl, Cleanness e Patience (Perla, Purezza e Pazienza). Si sospetta che l'autore sia sempre lo stesso anonimo chiamato, per tanto, "Pearl Poet" o "Gawain Poet". Tutti e quattro i poemi sono scritti in un dialetto del Medio inglese parlato nel nord-est delle Midlands. La storia nasce quindi dal folklore gallese e inglese, con prestiti evidenti dai più antichi racconti sul "gioco della decapitazione" e vengono messi in risalto l'importanza che la cavalleria e l'onore hanno nelle situazioni di pericolo. La popolarità moderna dell'opera è da imputarsi a testi di critica letteraria scritti da J.R.R. Tolkien.
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