Leggo sugli annunci di lavoro del cercalavoro un annuncio non solo interessante, ma anche l'unico che non preveda una certa esperienza in opere muratorie o piastrellistiche: assistente per casa editrice di Ventimiglia. L'euforia di poter lavorare e per di più in un settore decisamente interessante mi da quasi alla testa, sono sincera. Così vado a dormire palesemente agitata, anche perchè le 11 di sera non sono l'ora più adeguata per proporsi per un colloquio.
L'indomani alle ore 09.30 spaccate chiamo il numero indicato con le migliori intenzioni.
Mi risponde un uomo, dalla voce un pò assonata, ma che si riprende subito. E questa è la conversazione che vado a proporvi, con il viroglettato, proprio così come è avvenuta:
IO: "Buongiorno, chiamo per l'annuncio di lavoro relativo ad una segretaria per la vostra casa editrice"
LUI: silenzio
IO:"...comparso sul Cercalavoro...."
LUI:" Ah si. Lei conosce le lingue?"
IO: "Si certamente, inglese molto bene, francese discreto."
LUI:"Sa usare il computer?"
IO:" Si, e tutti i relativi programmi. Office, pacchetto completo ecc".
LUI: " Da dove mi chiama?"
IO: "Sanremo".
LUI:" Ah no no assolutamente no, è infattibile. Per arrivare qui sono 3 quarti d'ora di macchina. Saluti."
E qundi chiue il telefono. Questa volta non voglio nemmeno commentare, fate voi.