La nostra unica possibilità di sopravvivenza a lungo termine non è quello di rimanere isolati sul pianeta Terra, ma di espanderci nello spazio[...]. Abbiamo compiuto notevoli progressi negli ultimi cento anni. Ma se vogliamo continuare oltre i prossimi cento anni, il nostro futuro è nello spazio. Sarà abbastanza difficile evitare il disastro sul pianeta Terra nei prossimi cento anni, per non parlare dei prossimi mille, o milioni di anni. La razza umana non dovrebbe avere tutte le sue uova in un paniere, o su un pianeta.
Quanto dice il grande scienziato è sicuramente vero. Siamo tutti allocati (e affollati) nello stesso posto e basterebbe un misero asteroide di 50 Km di diametro per cancellarci dalla storia. Ma quale può essere un mezzo sicuro per la colonizzazione dello spazio esterno? Tarini propone la costruzione di enormi tubi rotanti pressurizzati che inglobano una atmosfera respirabile e fonti di riciclo intensivo di acqua e aria a simulazione della biosfera terrestre. La rotazione è necessaria per simulare la forza di gravità senza la quale il nostro organismo nello spazio decade in alcune funzioni (malattie degli astronauti). Sono discusse tutte le problematiche di questo tipo di progettazione compresa quella relativa al fatto che le intelligenze artificiali robotiche che il Tarini prevede possano costruire per noi tali ambienti possano ribellarsi al nostro controllo.
Alla fine del testo è presente un commento del sottoscritto che sottolinea quanto l'attuale homo sapiens sia limitato nelle sue funzioni organiche quando tenta di avventurarsi fuori dal guscio del suo pianeta natale. Vale forse la pena tentare una mutazione di questo essere con la biotecnologia? L'articolo in questione:
Colonizzare il sistema solare con la costruzione di Tubi Rotanti
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