Girona
Nel Parco Güell mi sono fermata un attimo a riflettere: a cosa deve il suo fascino il Mediterraneo? Amo la sua confusione. Credo che sia la sua forza, e credo che sia quello che mi ha insegnato di più. Io di mio sono una persona molto precisa e organizzata, non ho bisogno che anche il mondo intorno a me lo sia (questo è uno dei miei principali dubbi riguardo alla decisione di venire a vivere in Svezia). La spontaneità del mondo mediterraneo, la sovrapposizione di epoche e stili diversi, la mancanza di un ordine preciso tira fuori dalle persone la creatività che è in loro. Quando sono venuta la prima volta in Svezia (aprile di quest'anno), mi ha spaventato l'ordine e la tranquillità che regnava qui. L'ho trovato inquietante. Ma credo che con il tempo ci si abitua e si impara ad apprezzarlo. A Barcellona mi sono anche resa conto che ormai non mi attirano le metropoli. Se fino a poco tempo fa amavo l'idea di vivere in una grande città, adesso credo che stia meglio in una città a misura d'uomo come è anche Örebro (anche se sinceramente la dimensione di Firenze era l'ideale). Almeno per il momento è così, ma queste cose vanno a periodi nella vita.Questo viaggio ha avuto anche una colonna sonora: le note del Concerto di Aranjuez che ho sentito suonare per strada in più angoli della città (e un volantino pubblicizzava anche un concerto di Manuel Gonzalez che suonava proprio questo pezzo di Joaquín Rodrigo). Un perfetto sottofondo per un weekend romantico nel meraviglioso mondo mediterraneo.