La volgarità è entrata dappertutto e pare che in tema di audience paghi assai.
La elezione di Miss Italia, è stata da sempre una trasmissione tranquilla, anche bellina da vedere, ma senza particolare attrattiva da parte degli spettatori.
Un po’ come la sagra paesana dei carciofi di Ladispoli, una cosa che si fa tutti gli anni e che, se si vuole o interessa, si può seguire.
Quest’anno, forse per alzare l’auditel ed eliminare la noia che, per forza di cose, invade la ripetitività, qualche spiritoso ha pensato di rendere la trasmissione morbosa: mettiamo in giro la chiacchiera che fra le concorrenti c’è una trans.
Si è così trasformata una trasmissione sia pure banale e noiosa, in una trasmissione volgare.
L’incriminata sarebbe Alessia Mancini, miss Lazio, n.53. Certo, se fosse ancora Presidente della Regione Marrazzo, allora avremmo potuto sospettare di qualche favore, e via discorrendo, alternandosi sempre tra l’ironia e la cattiveria più banale. E avanti così, con queste tirate tra il politico e la volgarità.
Uno dei più antichi programmi televisivi, se deve ricorrere a simili bagarre per guadagnare dello share in più, fa rimpiangere sicuramente la spesa per il canone.