Magazine Cinema
Regia: Josh Boone
Interpreti: Shailene Woodley, Ansel Elgort, Laura Dern, Willem Dafoe
Mi sono innamorata di te come quando ci si addormenta..piano pian, poi profondamente
Forse "Ok" sarà il nostro "Per sempre"
La trama non l'ho messa. Tanto ormai la conoscete tutti a memoria.La verità è che, come succede spesso, arrivo tardi, tremendamente tardi, a dire la mia su uno sei film che ha diviso parecchio qui in giro per la rete...inutile girarci intorno, sono iniziate le scuole e con il bacarospo in prima media e la bacarospetta in prima elementare sarà un trionfo se questa baracca riuscirà a restare aperta..La malattia cinematograficamente é una carogna terribile. La piazzi lì, un bel cancro magari in fase terminale, ci aggiungi una storia d'amore che sappiamo giá senza alcun futuro e bang! Lo spettatore è fregato.Fiumi di lacrime sono garantiti. Esempi del genere ce ne sono a bizzeffe, alcuni entrati nella leggenda, "Love Story" ormai è cult, altri un pò meno, penso all'orribile "Sweet November".Ultimo questo "Colpa delle stelle", tratto da un libro di grande successo tra gli adolescenti verso cui, lo ammetto, avevo più di un pregiudizio.Poi sará stato quel "Nos etoiles contraires" ammiccante che mi compariva spesso d'avanti sotto il sole di Nizza, ma alla fine ci sono caduta con tutte le scarpe pronta, ovviamente, a massacrarlo per benino.Mi aspettavo un misto tra Moccia e Twilight invece, o che sorpresa, mi è piaciuto.Non contiene la forza viscerale, la sofferenza e la brutale sincerità di un "Alabama Monroe", siamo su un altro pianeta nonostante la tematica comune, ma rimane un film a mio parere assai ben fatto.Si versano ettolitri di lacrime eppure l'ho trovato un film di disarmante leggerezza.A tratti davvero divertente, quando durante una "spedizione punitiva" Gus, Hazel e l'amico Isaac vengono sorpresi dalla mamma della vittima Gus se ne esce con un "non sembriamo un granchè ma insieme abbiamo cinque gambe, quattro occhi e due paia e mezzo di polmoni funzionanti" che mi ha fatto ridere tanto, ma sono diversi i momenti in cui ho sorriso, tanti quanti forse quanti quelli in cui ho pianto. Adolescenziale? Si, ma nel migliore dei termini. Ovviamente ogni tanto svacca, su questo non c'è dubbio, ma, al di là della malattia, ci ricordiamo come eravamo da adolescenti?Almeno un pochino dai...eravamo davvero così razionali, incattiviti e un pò stronzi (beh..a volte si..) come ci piace pensare oppure eravamo timidi, ombrosi, romantici e un pochettino zuccherosi?Ma come al solito qui si divaga...cosa rende allora speciale "Colpa delle stelle" rispetto a tonnellate di porcherie "young adult" uscite al cinema?Due meravigliosi protagonisti.E' grazie ad una bravissima Shailene Woodley ed un adorabile Ansel Elgort che Gus ed Hazel, anzi Hazel Grace prendono letteralmente vita. Lei con la paura di lasciare i suoi genitori senza uno scopo, lui con il timore dell'oblio, eppure pronto ad innamorarsi, sono di una bellezza ed una tenerezza disarmante, credibili in ogni attimo, persino quando ad Amsterdam vanno alla casa di Anna Frank, con quelle maledette scale alte come una montagna. Bellissimo anche il rapporto tra Hazel e la madre, una Laura Dern coinvolta e sincera.Meno credibile il personaggio di Willem Defoe, nonostante l'innegabile bravura dell'attore mi riesce difficile pensare che uno scrittore stronzo possa realmente attraversare l'Atlantico solo per consegnare una mail, ma è un inciampo poco dannoso per un film che riesce a parlare della malattia agli adolescenti in modo diretto e mai eccessivamente stucchevole.
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