Se avessi potuto evitarvi di conoscere il titolo del libro e riverlarvelo solo alla fine, per non farvi entrare in giri di pregiudizi letterari, lo avrei fatto.
Perchè c’è qualcosa in questa ragazza dai capelli biondi e stopposi raccolti in una grande coda alta, nei suoi occhi che sono un forte contrasto di azzurro e nero e nel suo viso piccolo. Non so dire se è la sciarpa leggera con sopra stampato un quadro famoso di cui non ricordo mai il nome o se è semplicemente il color cappuccino del suo piumino che mi attira, in fondo è già lunedì mattina. Ci deve essere qualcosa in quel suo modo di tenere il libro sullo zaino per leggerlo meglio, nel suo continuo giocherellare con il segnalibro (un buono sconto della Feltrinelli scaduto), nel suo leggere muovendo solo le pupille in modo veloce.
Quel qualcosa…ce l’ho sulla punta della lingua. Lo so, ne sono certo…ma è lunedì mattina e non lo riesco ad afferrare. La ragazza legge Colpa delle stelle di John Green; a un certo punto abbassa il libro e, accorgendosi di essere seduta davanti ad un altro lettore mi sorride.
Peccato che io, per colpa di quella parola da trovare, non mi sia ancora mosso da pagina 153.
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