Anno: 2012
Durata: 104′
Genere: Commedia
Regia: Neri Parenti
Distribuzione:Universal Pictures/ FilmAuro
Uscita: 13 Dicembre 2012
Il 13 dicembre sarà il turno nelle sale cinematografiche di Neri Parenti con il suo film Colpi di fulmine, un cine-panettone celato in una commedia romantica divisa in due episodi dove, dopo una serie di Natali passati al cinema al cospetto di film che più che altro erano una sorta di celebrazione e strumentalizzazione, a volte un po’ volgare, del corpo femminile e di tanto in tanto maschile, il regista ha voluto mirare ad uno degli argomenti più giusti e che non si sbaglia quasi mai ad affrontare: l’amore.
Il film si presenta sotto forma di due episodi; il primo vede protagonista Christian De Sica, il quale in cinquanta minuti circa, ci propone uno sceneggiato probabilmente scontato e prevedibile nel suo genere. Il suo ruolo è quello di un medico psichiatra, Alberto Benni, che per sfuggire ad un arresto, si appropria dell’identità di un prete e si innamora di Angela, (Luisa Ranieri) un carabiniere, con la quale dovrà fare i conti alla fine della storia. Anche questa volta l’interpretazione di De Sica risulta scontata; peccato per la Ranieri che risulta così poco valorizzata con il suo personaggio. Nel cast del primo episodio, si vede anche Arisa, nota al grande pubblico come cantante, ma già alla sua quarta esperienza cinematografica, che ritroviamo in un ruolo sì simpatico, ma anche per lei, marginale.
Sorprendentemente, il film migliora nel secondo episodio, dove i protagonisti, la coppia di comici Lillo e Greg, rispettivamente interpretano l’autista dell’ambasciatore e lo stesso ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Ermete Maria Grilli.
Comicità e confronto con una realtà sociale più spartana rispetto a quella in cui è vissuto, Ermete si innamora di una donna dello status sociale totalmente differente dal suo ossia Adele, la bella pescivendola interpretata dalla bravissima Anna Foglietta. La barriera ideologica è sicuramente un argomento spesso trattato, ma riproporlo nel periodo natalizio non può fare altro che bene, soprattutto se il messaggio inviato è quello di andare oltre gli schemi e portarci a quel lieto fine che dovrebbe finalmente spettare un po’ a tutti.
Aldo Zambuto