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Colpo d’occhio – ma che coppia!

Creato il 13 luglio 2010 da Soloparolesparse

Con moglie e figlia al mare mi sono riproposto di dedicare le serate casalinghe a Rai Movie (il fu RaiSat Cinema), unico canale (diciamo uno dei pochissimi) del panorama digitale terrestre che mi sembra degno di nota.

Così ieri sera è toccato a Colpo d’occhio, thriller nostrano a firma di Sergio Rubini, uno che sa come si raccontano le storie ed ha un fascino pugliese non indifferente.

Colpo d’occhio – ma che coppia!

Lulli è un super critico d’arte, di quelli che hanno in mano il potere di decidere quale artista far nascere, vivere o morire.
La di lui amante è Gloria, giovane critica dalle buone potenzialità.
Nella loro già complicata relazione piomba il giovane Adrian e l’amore tra i due ragazzi è inevitabile.
La fuga coincide con un grave incidente a Lulli, che tuttavia sopravviverà.

I due ragazzi si rifugiano in provincia, dove Adrian può serenamente dedicarsi alla sua arte.
Capità però che proprio in quel paesino ricompaia Lulli (con la nuova fiamma Sonia) e si trovi a giudicare un concorso cui partecipa Adrian.
Da qui parte un complicato rapporto (artistico) a tre con Lulli che sembra appoggiare e lanciare Adrianal punto da portarlo a Berlino ed organizzargli una personale a Roma.
Gloria subisce questo rapporto e la vita di coppia si incrina.

La storia evolve decisamente e viene fuori un bell’approfondimento psicologico sul rapporto tra i personaggi che finirà in tragedia.

Rubini è pazzesco per come riesce a tessere trame e a raccontarle.
Per l’intero film è evidente, pesantissimo il clima di tensione, di paura, di mistero.
Chiaro a tutti che dietro all’interesse di Lulli per Adrian c’è qualche cosa di non pulito, ma nulla ci viene mostrato ed è inutile cercare di scavare nelle scene perchè non scopriremo niente di strano fino a quando non sarà lo stesso Rubini a farcelo vedere.
Eppure la tensione è continua, ci aspettiamo la tragedia (o quanto meno l’epifania) ad ogni passaggio…

E la musica di appoggio ha una sua bella parte nel costruire la tensione.

Colpo d’occhio – ma che coppia!

Ottimo thriller davvero… ma veniamo alle note dolenti.
Ma perchè diavolo, caro Sergio, hai messo in mano una storia di tale spessore ad una coppia di protagonisti del calibro (sì scarso) di Riccardo Scamarcio e Vittoria Puccini?
Belli, bellissimi… praticamente incapaci.
La scena di sesso tra i due è eccitante (nessun dubbio), il viso accaldato della Puccini racconta passione vera.
Scamarcio è bello, sensuale quando modella le sue sculture.
La Puccini è splendida col suo viso dolce ed un corpo nudo che (soprattutto all’inizio)  ci viene mostrato senza remore.
Ma quanto a recitazione…

Niente pathos, tono piatto, emozione zero, credibilità sotto i tacchi.
I due non ci sono assolutamente e sono snervanti in maniera esagerata.
Se poi li confrontiamo con l’interpretazione dello stesso Rubini (Lulli) così ambigua, misteriosa e inquietante, i giovani attori attori italiani ne escono con le ossa rotte.

In definitiva Colpo d’occhio è comunque un thriller pieno di tensione, che sopravvive ai suoi protagonisti (per intenderci fa più bella figura Paola Barale nel ruolo di Sonia!).

Chicca conclusiva da apprezzare.
Non voglio svelarvela ma riguarda il passaggio dall’arte al reale, la concretizzazione di un’intuizione che diventa quasi profezia.


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