Carlos Gomez junior
I militari nel palazzo del Governo
BISSAU - I militari che hanno annunciato ieri di aver preso il potere in Guinea-Bissau, hanno arrestato il premier uscente, Carlos Gomez Junior. Lo ha reso noto la moglie, precisando che e' stato fermato nella notte quando è rientrato a casa a recuperare alcuni oggetti. Anche il presidente, Raimundo Perreira, secondo alcuni media locali, e' stato arrestato. I militari armati di kalashnikov e granate hanno occupato giovedì sera la radio nazionale e la sede del partito di maggioranza, procedendo all'arresto di diversi politici di primo piano. Una fonte militare ha rivelato che i politici fermati erano stati condotti al quartiere generale dell'esercito ad Amura, poco distante da Bissau, vicino alla costa. Il golpe e' stato duramente criticato dall'Ecowas, l'organismo che riunisce le 15 nazioni dell'Africa occidentale.
I militari questa mattina hanno pattugliato incessantemente le strade della capitale, allestendo posti di blocco vicino al ministero dell'economia e della giustizia e alla sede del partito della maggioranza. Circa un centinaio di giovani che manifestavano davanti alla casa di Gomez in segno di solidarietà sono stati dispersi dai militari. Appena ieri il Paese aveva annunciato lo slittamento del secondo turno delle elezioni presidenziali al 19 aprile, mentre sono ancora in corso le operazioni di voto del primo turno. Al ballottaggio sono andati, il premier uscente, Carlos Gomez Junior, che ha ottenuto quasi il 49% dei voti, e l'ex presidente, Kumba Yala, che ha avuto poco piu' del 26% delle preferenze.
La Guinea-Bissau, una povera ex colonia portoghese, è stata colpita da una lunga serie di colpi di stato dall'indipendenza nel 1974 ed è recentemente diventata una tappa importante per il traffico di droga delle bande dall'America Latina verso l'Europa.
In un comunicato letto alla radio di stato questa mattina, l'esercito ha detto che non aveva "alcuna ambizione per il potere" e che aveva agito per fermare quella che ha definito l'intervento straniero. Ha sostenuto, infatti, che il governo ad interim aveva fatto un accordo segreto per consentire alle truppe angolane di spazzare via l'esercito della Guinea-Bissau. All'inizio di questa settimana l'Angola aveva comunicato che stava ritirando circa 200 funzionari angolani che erano stati nel paese per l'ultimo anno ad aiutare con le riforme la formazione e l’esercito.