Colpo maestro al servizio di sua maestà britannica

Creato il 09 marzo 2011 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Colpo maestro al servizio di sua maestà britannica è un simpatico e riuscito spy-movie interpretato da Richard Harrison e dal grande Adolfo Celi che tornò allo spionistico dopo la grande prova in Agente 007 operazione tuono al fianco di Sean Connery. Le musiche di questo 007 all’italiana furono affidate a Francesco De Masi che compose per l’occasione una delle sue più memorabili colonne sonore.

La genesi di questo lavoro è abbastanza curiosa dato che avvenne durante le vacanze di fine anno del 1966 sulle montagne dell’Abruzzo dove il Masetro aveva una casa. Per l’occasione De Masi invitò Alessandro Alessandroni a seguirlo e si portò dietro anche un organo Farfisa per appunto iniziare il lavoro. Fu lì che nacque il famoso Tema di Londra composto a quattro mani da De Masi e Alessandroni (brano adesso immancabile nelle compilation lounge beat).

Il timbro dell’organo Farfisa piacque al punto che fu utilizzato anche nell’incisione finale. Questa fu un’intuizione azzeccata perché dette un tocco “beat” a questo tripudio di jazz. Siamo di fronte infatti ad una colonna sonora prevalmentemente jazz e solamente a causa della trama che vede protagonista un attore di spaghetti-western prestato ai servizi segreti, abbiamo un paio di brani tipici dei western (uno, Pianochain, è una citazione dalle musiche di Sette dollari sul rosso dello stesso De Masi).

Il Tema di Londra è la base di tutta la colonna sonora. E’ un classico pezzo jazz spionistico che riesce però magistralmente a dare sia un senso d’azione che di romanticismo grazie alle voci femminili del coro dei Cantori Moderni di Alessandroni. Questo tema viene ripreso varie volte nelle tracce omonime (da segnalarne una con un intro di armonica di Franco De Gemini) e in molteplici variazioni. Lo troviamo in stile western (chitarra e tromba) in Madrid Theme, fast jazz in Mister Owen’s Suit, in Chasing the spy, classico brano da inseguimento, in Diamond Trumpet caratterizzato dalla tromba solista e in Double Gaming che presenta un bellissimo assolo di chitarra jazz. Riprese o accenni li troviamo anche in brani di suspense come The Substitution (con il Coro di Alessandroni), Secret Service, Monsieur Bernard e Goldsmith. Abbiamo infine due versioni cantate: una in inglese Don’t be that way da Raoul, accompagnato dal coro, e una in italiano Il mondo va così dal Coro di Alessandroni.

L’altro brano portante della colonna sonora è Una notte per noi un jazz lento caratterizzato dalla tromba solista, che troviamo in varie riprese e in una variazione Evelyne the blonde. I restanti brani Owen Suspance, A Revelation, Poisoned Treasure, The game is going to, sono tutti brani di suspense come lo stesso Get an end che però termina con un maestoso finale in crescendo.

Il disco è uscito in versione completa per la Beat Records nel 2006. Nel 1966 uscì soltanto un raro 45 giri contenente il Tema di Londra e Il Mondo va così. Quanto vale? Boh, e chi l’ha mai visto?

Fabio Meini

Caniarrabbiati


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