
Se avessi avuto la macchina fotografica a portata di mano, forse le foto sarebbero venute meglio. Magari avrei avuto il tempo di gestire la messa a fuoco, la luce (che non c'era), l'apertura, la chiusura, lo zoom. Ci avrei fatto un bello studio, di quelli da corso di fotografia. Invece son stata colta di sorpresa. Perché lei era lì, solitaria fra le foglie in giardino. Verde e luminosa. E ho fermato quell'istante con quel che avevo in tasca. Il telefono. Poco poetico, lo so. Ma ancor meno poetico mi è sempre sembrato quel chiuderle nel barattolo o nel bicchiere, le lucciole. Quel volersi tener per sé quel lumino verde che spicca nel nero. Che appartiene alle notti d'estate.