(pezzo trascritto dalla carta)
C'è scrivere e scrivere. Oggi è uno di quei giorni in cui senti il bisogno di fermarti in un bar e prendere un foglietto. Il testo è solo cuore che si fonde all'inchiostro.
Harstad, 22 GennaioDalla finestra del Jordbærpikene di Harstad, si vede un mondo particolare: il cielo sembra fondersi con il mare. Tra il grigiore invernale ci sono sprazi di bianco. È luce che vorrebbe mettere la testa sotto le nuvole per vedere what's happening, cosa sta succedendo. Più in basso invece l'oceano è dello stesso colore: un'immensità che rispecchia l'alto.Come polvere che aleggia in una desolata stanza percorsa da un raggio di sole, la neve cade svogliata a terra, senza una meta. È scappata dal cielo, ma il suo immenso viaggio sulle ali del vento finirà sul ciglio di una strada, e la libertà di ogni fiocco che scende con traettorie mai uguali diventerà solamente parte di un insieme che prima o poi svanirà.Ci siamo rincorsi, evitati, scontrati ed allontanati. Poi invece chiudo gli occhi e sei ancora qui: com'è strana la vita. Che sia una cosa destinata a durare, o solamente l'affiorare di sogni di un weekend di mezzo, ce lo dirà il tempo. Oggi sei qui, il resto conta poco o niente. Un passo alla volta, e domani sarà un giorno di più. Una storia fatta di piccole conquiste. L'effetto che mi fa è però evidente: il riflesso sul vetro della finestra sancisce non un Matteo con il sorriso, ma un sorriso con il Matteo.Sulle note dei Coldplay mi ricordo che ho ancora un conto da pagare. Per fortuna è solo quello del caffè che ho qui davanti e che questi block-notes mi hanno fatto scordare di bere. Prendiamo e poi ci distraiamo, è sempre così. Ma se le distrazioni sono solo queste, allora pagherei per dimenticarmi un caffè sul tavolo ogni giorno.La canzone nelle cuffie mi dice così:"..and tell me you love me, come back and haunt me,oh and I rush to the start.Running in circles, chasing tails,and coming back as we are.."Vuoi vedere che sia poi proprio così?Matteo.