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Com'era grande il mondo ai tempi di Chateubriand

Creato il 31 gennaio 2012 da Paciampi
Com'era grande il mondo ai tempi di ChateubriandA mezzogiorno gettammo l'àncora davanti Modone, un tempo Methoni, in Messenia. In un'ora ero già a terra, calpestavo il suolo della Grecia, ero a dieci leghe da Olimpia, a trenta da Sparta, sulla strada che tenne Telemaco per andare a chiedere notizie di Ulisse a Menelao: non era nemmeno un mese che avevo lasciato Parigi
Era il 1811, un'era geologica fa, quando Francois-Auguste de Chateaubriand pubblicava il suo Itinerario da Parigi a Gerusalemme, opera che, si dice, segna il debutto della moderna letteratura di viaggi: non lo sapevo e lo sto imparando solo in questi giorni grazie a un gran bel libro di Stenio Solinas, Da Parigi a Gerusalemme, pubblicato da Vallecchi.
Tornerò su questo libro e tornerò su Chateubriand, però che effetto straniante che ti lascia questo passaggio: da Parigi alla Grecia dei sogni e dei versi antichi in nemmeno un mese.
Davvero era un grande viaggio.
E quanto era più vasto il mondo, allora. Quanto è cambiata da allora la nostra percezione del tempo e dello spazio.

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