Secondo successo in carriera e primo acuto stagionale per il giovane norvegese Mikko Kokslien nella gundersen che ha chiuso il fine settimana di gare in quel di Oberstdorf. Giornata da incorniciare per il team Norge che vede il ritorno ad alti livelli di Magnus Moan, secondo oggi dietro il compagno di squadra, ed il piazzamento tra i primi 10 di altri due atleti, Jan Schmid e Joergen Graabak. Risultati questi che vanno a ribadire il successo ottenuto ieri in staffetta, seppure ottenuto in circostanze rocambolesche. A completare il podio un altro specialista degli sci stretti, il tedesco Bjoern Kircheisen, battuto in volata dai due scandinavi. Male gli azzurri, condizionati da una prova da dimenticare dal trampolino.
Il domino della Norvegia in questo contesto non era tuttavia così prevedibile: il cosiddetto trampolino grande (Large Hill) da cui si disputava la prova di salto va infatti solitamente ad accentuare le differenze che intercorrono tra i cosiddetti specialisti e coloro che invece storicamente fondano i loro risultati su importanti rimonte sugli sci stretti. Moan e Kokslien hanno invece stupito proprio in questo contesto, limitando il proprio distacco dai primissimi ad un minuto circa. Con queste premesse, la prova di fondo è stata segnata dalla rimonta del tandem norvegese sui primissimi, rimonta portata a termine nel giro di 5 km circa. Il gruppo venutosi a formare ha poi condotto la gara ed amministrato fino ai 700 m dall'arrivo, quando Kircheisen ha provato a fare la differenza. Proprio questo attacco è risultato fatale al leader di Coppa del Mondo Jason Lamy Chappuis, che non ha potuto sfoderare il suo enorme potenziale negli arrivi in volata e si è dovuto accontentare di un settimo posto finale. Chi invece è riuscito ad imporre un finale importante è stato proprio Kokslien, che si è imposto sul più quotato Moan, sulla carta migliore quando si tratta di sprintare per il successo.
In casa Italia, prova da dimenticare. Ad oggi, la nazionale azzurra è costantemente tra le migliori sugli sci stretti, mentre fatica in modo inverosimile dal trampolino. Emblematica in tal senso la situazione di Luaks Runggaldier, l'anno scorso con costanza tra i migliori 10-15 nel salto, mentre in questa stagione si ritrova spesso eliminato nel Provisional Competition Round. Problemi notevoli anche per Alessandro Pittin, oggi 23° al traguardo. Il risultato di oggi del 21enne friulano comporta innanzitutto la perdita di punti pesanti in classifica di Coppa, ma apre a riflessioni su quella che sembra essere, al di là di picchi estemporanei, una sostanziale decrescita nella componente del salto. Per un atleta come Alessandro non è accettabile un 40° posto nella prova dal trampolino, che comporta ritardi (oggi 2'30") notevoli che condizionano le prestazioni nel fondo. Infatti, anche oggi per Pittin secondo tempo sugli sci nei 10 km sul circuito di Oberstdorf, ma tutto ciò viene vanificato dal brutto salto della mattinata. In conclusione, 35° posto per Giuseppe Michielli, che getta alle ortiche l'opportunità di entrare per la prima volta in stagione in zona punti, data la buona posizione di partenza dopo il salto, considerando le caratteristiche dell'atleta.
Si torna a gareggiare settimana prossima a Chaux-Neuve, in casa del detentore della sfera di cristallo Lamy Chappuis, sicuramente alla ricerca di un riscatto dopo il settimo posto odierno. Anche per gli azzurri si potrebbe prospettare un buon week-end, date le caratteristiche del trampolino, una sorta di via di mezzo tra Large Hill e Normal Hill (HS118).
Mattia Uttini