La Team HS137/4x5 km è stata molto combattuta, con le nazioni più forti tutte vicine dopo la prova di salto. L'Austria, la Norvegia e la Germania erano, infatti, racchiuse in 18 secondi e si sono date battaglia nella componente dello sci di fondo.
A prevalere è stata la Norvegia, con il suo ultimo frazionista, Joergen Graabak, lesto nel battere in volata il tedesco Tino Edelmann per un solo decimo. Per la squadra scandinava l'MVP è stato sicuramente Magnus Moan, autore di un gran salto e del miglior tempo nello sci di fondo. Per i teutonici si è rivisto su buoni livelli Joannes Rydzek, deludente durante la prima parte della stagione.
Al terzo posto si è piazzata l'Austria, mentre al quarto posto è giunta la Francia, con uno strepitoso Jason Lamy Chappuis, capace di guadagnare oltre un minuto al terzetto di testa nell'ultima frazione con gli sci stretti.
L'Italia si è classificata sesta alle spalle degli Stati Uniti, a 1'41"dai vincitori. La prova degli azzurri è stata condizionata dai salti negativi di Armin Bauer e Alessandro Pittin, che hanno fatto scivolare gli azzurri in nona posizione su 11 partecipanti. Nel fondo, come di consueto, gli azzurri hanno disputato una gara eccellente, realizzando ottimi riscontri cronometrici. L'unico un po'sottotono è stato Giuseppe Michielli, il quale tuttavia si era difeso onorevolmente nel salto. Si è rivisto anche un buon Lukas Runggaldier, non in grado di superare le qualificazioni nelle ultime prove stagionali. L'impressione è che man mano che passi il tempo, la squadra del Bel Paese si stia avvicinando alle nazioni più forti di questa disciplina. Tuttavia bisognerà migliorare nel salto, in cui si perde ancora troppo terreno dagli avversari più blasonati.
Francesco Drago